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Una libreria indipendente in meno

Da Marcofre

Non sono notizie clamorose; o forse sì?
La libreria Moneta ha chiuso i battenti. Era stata fondata nel 1880 e si trovava in via Boselli qua a Savona. Resta il punto vendita di via Venezia, che vende però libri scolastici e di diritto.

I proprietari non gettano la spugna: riapriranno a ottobre in via Astengo (vicino al Comune) come… Feltrinelli.
Sembra che da anni il colosso editoriale avesse intenzione di sbarcare a Savona, ma siccome questa è una città piccola (60.000 abitanti), il gioco non valeva la candela.

Il franchising viceversa, permette l’apertura di un punto vendita Feltrinelli.

Alcune considerazioni. Tutti al centro (e non solo a Savona, credo). Libraccio (in corso Italia), Libreria Economica (via Pia, in pieno centro storico), Libreria Ubik (corso Italia), e adesso Feltrinelli.
Un po’ defilata la libreria che c’è in via Torino, e di cui non conosco il nome; faccio il mea culpa.

Sembra che la cultura snobbi le periferie; eppure di locali sfitti in quelle zone ce ne sono. Non vale la pena? Lo ignoro.

Franchising. L’uovo di Colombo per il grosso gruppo editoriale che su città come Genova investe pesantemente (la libreria Feltrinelli di via San Lorenzo è spettacolare), mentre per le realtà periferiche, quando ci riesce e li trova, sceglie i professionisti.

Alla fine, una libreria indipendente in meno, una libreria col marchio prestigioso in più. La legge Levi naturalmente non ha alcuna responsabilità; sarebbe folle affermare il contrario. Come ho già scritto: arriva con 30 anni di ritardo. Il male delle librerie indipendenti sono gli affitti alti e i costi di gestione alti. Punto.


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