Titolo originale: The Homecoming of Samuel Lake Traduzione di Stefania Cherchi Casa Editrice: Garzanti Pagine: 368 Prezzo: € 16,40 Data pubblicazione: 8 Marzo 2012 Trama: Swan ha solo undici anni, ma non ha paura di niente. Non ha paura di dire quello che pensa, non ha paura di azzuffarsi con i suoi fratelli, non ha paura delle bugie. Ma soprattutto non ha paura di fare quello che le è proibito. Anzi, lo adora. Quando una sera d'estate decide di sgusciare fuori di casa, non immagina di certo che nel bosco si nasconda l'incontro che le cambierà per sempre la vita. Lui è Blade, un bambino tutto pelle e ossa, dall'aria timida e smarrita, gli occhi neri e fieri. È il figlio di un addestratore di cavalli, uomo torvo e brutale, temuto da tutto il paese. Per Blade quella ragazzina è l'unica via di salvezza. Ha bisogno di lei per fuggire dalla violenza. Swan decide di aiutarlo e di nasconderlo. Perché, al contrario di tutti gli abitanti del paese, lei non teme il padre di Blade. L'unico posto sicuro è la grande fattoria di famiglia vicino al negozio del nonno, la drogheria che non chiude mai e vende di tutto. Ma non sarà facile. Non solo perché la famiglia è stata appena sconvolta da una tragedia, ma anche perché troppi sono gli occhi attenti e curiosi dei parenti. Ma Swan non vuole lasciare andare la piccola mano di Blade. Ed è determinata a tenere il segreto. Un segreto che sancirà un'amicizia forte e tenera ma estremamente pericolosa. Perché forse, in quell'estate in cui finalmente sono fioriti i papaveri, tutto l'amore del mondo potrebbe non essere sufficiente a fermare l'atroce vendetta di un essere animato dal male. Jenny Wingfield è considerata dai media, dai librai e dai lettori il nuovo astro nascente della letteratura americana. Una mano piena di nuvole è stato inserito fra i migliori libri dell'anno dall'associazione dei librai indipendenti americani e ha scalato le classifiche di tutto il paese grazie al passaparola. Una storia di innocenza e di coraggio, di amore e di grande speranza che mostra la forza di un'amicizia eterna che niente e nessuno può spezzare.
RECENSIONE Le aspettative che avevo nei confronti di questo romanzo erano alte: sentirlo paragonare a Il buio oltre la siepe, che è uno dei miei libri preferiti, mi ha incuriosita, creando un profondo senso di attesa, che, tuttavia non è stato deluso. Infatti, sebbene non si possa dire che Una mano piena di nuvole sia ‘il nuovo Il buio oltre la siepe’ — nonostante i molteplici punti di contatto —, esso è un libro che coinvolge completamente, con una gamma di personaggi vividi e trascinanti, pieni di sentimenti intensi, a partire dai bambini, per arrivare ai vecchi, passando attraverso una serie di sensazioni forti, sia positive che negative.
Questo romanzo — che in lingua originale si chiama The Homecomng of Samuel Lake (Il ritorno a casa di Samuel Lake) — ha per protagonista la piccola Swan Lake (Lago dei cigni, se dovessimo tradurre il suo nome in italiano), nell’estate dei suoi undici anni. Come ogni anno la famiglia Lake torna in Arkansas dalla Louisiana — dove Samuel, che è un pastore metodista, esercita la sua professione —, prima di conoscere la sua nuova destinazione. Ma quest’anno la Congregazione non ha assegnato a Samuel una nuova chiesa: i Lake resteranno nella Columbia County, a casa dei genitori di Willadee, la madre di Swan. Soprattutto perché John Moses, il padre di Willadee, non reggendo al dolore di aver perso il figlio Walter — morto in un incidente di lavoro — si spara proprio quell’estate. I bambini — Swan e i suoi fratelli Noble e Bienville, rispettivamente di dodici e dieci anni — avevano già sventato un tentativo di suicidio del nonno e sono scioccati da quella morte, che li porterà a cambiare le loro abitudini di gioco. Il suicidio del nonno sarà il primo trauma di un’estate che porterà i ragazzi a perdere un po’ della loro innocenza. Fino a quell’estate i ragazzi avevano, infatti, avuto modo di conoscere solo i lati positivi della Columbia County.La Columbia County si trova proprio in fondo alla codina dell’Arkansas, quasi fosse il nord della Louisiana. Quando creò quella parte del paese, Dio la fece tutta in un colpo e probabilmente ci si divertì parecchio. Ci sono colline ondulate e grandi alberi e ruscelli cristallini che scorrono su letti sabbiosi e fiori selvatici e cieli azzurri e grandi nuvole rigonfie così basse che, se allunghi la mano, ti sembra di afferrarne una manciata. Fin qui il lato positivo. Il lato negativo sono i rovi e le lappole e mille altre cose cui di solito non si presta attenzione perché tra il lato positivo e quello negativo non c’è partita.Questo è il brano da cui è tratto il titolo italiano del libro. Ma Swan e i suoi fratelli quell’estate scopriranno i lati negativi della Columbia County, e si renderanno conto che forse questi bilanciano o addirittura superano quelli positivi. Il vicino di casa dei Moses, infatti, Ras Ballager, è un uomo violento, un addestratore di cavalli crudele sia con gli animali che con gli uomini, che maltratta tutti i membri della sua famiglia. In particolar modo il piccolo Blade, un ragazzino sensibile, che colpisce Swan dal primo sguardo, con i suoi neri occhi intensi, che perforano l’anima.
Quel bambino. Il modo in cui stava seduto, con la testa eretta e girata da una parte, come se non gli importasse, come se non fosse successo niente. La sua faccia stava scavando un buco nella mente di Swan.Swan paragona Ballager fin dal primo momento a un serpente mocassino.
Il mocassino è un serpente velenoso, mortale, e se lo stuzzichi ti insegue. Ti colpisce alle spalle.E Swan nutrirà fin dal primo momento un sentimento di protezione verso il piccolo Blade.
Ci sono io con te. Io non ho paura. E ti salverò.La realtà con cui Swan, Bienville e Noble hanno fatto i conti fino a quel momento è una realtà in cui la fede in Dio e nei membri della propria famiglia è totale. Samuel è talmente sicuro che Dio ascolti le sue preghiere ed esaudisca le sue richieste, da riuscire persino a compiere un miracolo, facendo deviare un uragano da casa Moses e lasciando illesi sua moglie e i suoi figli. A casa Moses, invece, i ragazzi si troveranno a convivere con zio Toy, un uomo che di fede ne ha poca, essendo totalmente distrutto da una vita difficile da reduce di guerra a cui è stata amputata una gamba e da un matrimonio infelice con una donna meschina, gelosa, invidiosa e stupida che, avendo come unica qualità la bellezza, crede che essa sia l’unica ad avere valore. Innamorata da sempre di Samuel — a cui era fidanzata prima che questi incontrasse Willadee —, Bernice ha sposato Toy solo per ripicca e vede la permanenza di Samuel a casa della suocera come una buona opportunità per intromettersi nel matrimonio dei cognati e farsi avanti col suo vecchio fidanzato. La convivenza con i bambini, d’altra parte, migliorerà notevolmente lo spirito di Toy, facendolo sentire utile e amato. La girandola dei personaggi di questo romanzo è notevole e variegata — tanto che lo si potrebbe definire un romanzo corale. Tutti, o comunque molti di essi, avranno una crescita; persino Samuel si dovrà adattare ad una vita diversa, più concreta. Molti sono i punti di contatto con Il buio oltre la siepe: le due protagoniste, Scout e Swan hanno grosso modo la stessa età e sono due bambine coraggiose e forti; due caratteri indipendenti, entrambe molto influenzate dalla figura paterna, che in entrambi i casi sono uomini dal grande senso di giustizia, che hanno trasmesso alle figlie. I due romanzi sono ambientati in una cittadina del Sud degli Stati Uniti: il romanzo di Harper Lee si svolge in Alabama e questo della Wingfield in Arkansas — il primo negli anni ‘30 e il secondo negli anni ‘50. E ancora, le due ragazzine si trovano davanti all’ignoranza e alla grettezza degli uomini, alla loro crudeltà, e saranno costrette ad affrontare un mondo differente da quello che credevano di conoscere, un mondo duro e feroce, dove quello che credevano fosse sbagliato è lecito e viceversa. Sul finale ci sono altri punti di contatto che non si possono svelare per non incorrere in spoiler.
Leggendo Una mano piena di nuvole, non sono riuscita a non pensare a un romanzo italiano, nel quale si vivono atmosfere simili. Guarda caso ci troviamo ancora una volta in un paese del Sud — questa volta è il sud dell’Italia — ma anche in questo caso il protagonista — Michele — è un ragazzino coraggioso che si trova nell’estate della sua vita in cui scoprirà che gli adulti sono crudeli e che possono fare cose terribili; che il mondo non è più un luogo sicuro in cui vivere. Parlo di Io non ho paura di Niccolò Ammaniti. La Wingfield ci narra la storia in terza persona, tanto che — come ho detto in precedenza — questo sembra quasi un romanzo corale, per la varietà dei personaggi e delle emozioni coinvolte. Il suo stile è travolgente, talvolta venato d’ironia, ma sempre realistico. Una mano piena di nuvole è un romanzo avvincente, pieno di bellissimi personaggi a tutto tondo a cui ci si affeziona immediatamente. Una storia che risveglia il senso di giustizia; un romanzo che potrebbe diventare un classico della letteratura. L’AUTRICE
Jenny Wingfield, nata a Fountain Hill, in Arkansas è figlia di un predicatore, ed è cresciuta qua e là per la Louisiana. Si è laureata al Southern State College in Magnolia, Arkansas, e per molti anni ha insegnato Inglese, Francese e Arte del Linguaggio. Sceneggiatrice per il cinema e la televisione, vive in Texas con i cani, i gatti e i cavalli che ha accolto e adottato. Una mano piena di nuvole è il suo primo romanzo.