Il consiglio di Antonio Valerio SperaSummary:
Tra i registi più prolifici del cinema contemporaneo, François Ozon ha da sempre posto al centro del suo cinema la sessualità, osservata, sfrondata, analizzata in tutte le sue sfaccettature, con storie a volte delicate, il più delle volte torbide, spesso misteriose, così com’è misteriosa la psiche umana.
Il regista francese prosegue il suo percorso artistico su questo terreno con l’ultimo Una nuova amica, in uscita nelle nostre sale il 19 marzo grazie ad Officine Ubu. Avvolta in un’atmosfera che sembra far incontrare Pedro Almodovar e Alfred Hitchcock, due autori rintracciabili costantemente nell’opera di Ozon, e ispirata alla novella Un amie qui vous veut du bien di Ruth Rendell, la pellicola racconta l’amicizia di due donne, Laura e Claire, cresciute insieme sin dall’infanzia, condividendo ogni passo della loro strada verso l’età adulta. Quando però la prima viene a mancare, Claire depressa per la perdita ma indissolubilmente legata all’amica, promette di prendersi cura della sua bambina e di suo marito David. Quando scopre che quest’ultimo si veste e si comporta come una donna, si ritrova a gestire una situazione più complessa del previsto che per assurdo, però, sembra risvegliare in lei gioia di vivere e passioni inattese.
La nuova amica del titolo è dunque proprio David, interpretato sullo schermo da Romain Duris, già protagonista di veri cult d’Oltralpe, come L’appartamento spagnolo, Il truffacuori, Mood Indigo, e che ancora una volta regala una prova convincente (tanto da ricevere una nomination ai premi César). “Quando François mi ha proposto il ruolo – dichiara l’attore – ho pensato che dare corpo e voce ad un uomo che si sente una donna avrebbe provocato qualcosa di importante in me”. E Ozon non ha avuto dubbi nell’affidargli il personaggio: “Ho scelto Romain dopo un casting in cui ho provinato molti attori. Nessuno aveva la sua magia. Era eccitato all’idea di creare un personaggio del genere, e ho visto nel suo modo di interpretarlo qualcosa di ludico ed infantile, che era esattamente ciò che volevo”, afferma il regista di Giovane e bella.
Una nuova amica, passato con successo all’ultimo Festival di Toronto ed uscito in Francia lo scorso novembre, “non è però un film sull’omosessualità”, come sottolinea Duris, “ma è un film sulla libertà dei sentimenti, in cui François non vuole imporre un messaggio o una dottrina, ma vuole solo offrire degli spunti di riflessione”. Ozon invece lo definisce un film transgenere: “chiaramente per il personaggio principale, ma anche e soprattutto per la stessa natura tonale della pellicola. A me viene naturale passare dalla commedia al drammatico, da momenti di divertimento ad altri pregni di emozioni. E così faccio in questo film, dove il mio intento era riuscire a fondere tutto perfettamente”.
Così Una nuova amica si sviluppa e si muove tra momenti melodrammatici e umorismo sottile, tra mistero e indagine psicologica, regalandoci l’ennesimo ritratto di un personaggio ambiguo e in “trasformazione” del cinema del regista francese. Un personaggio, quello di David, che come gli altri della sua filmografia, non viene mai giudicato, ma sempre descritto con dolcezza e accarezzato con affetto ed empatia dalla sua sensibile macchina da presa.
di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net