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Una Nuova Italia

Creato il 24 febbraio 2011 da Albix

copertina pansaSto seguendo con molto interesse la saga dei libri di Giampaolo Pansa sui “vinti”.

Come è noto la tesi di base del giornalista monferratino, che ha scatenato la reazione inviperita degli intellettuali di sinistra (suoi ex-colleghi e forse, a questo punto, anche suoi ex-amici) è che la Resistenza, nel suo resoconto (qui si parla in termini di cronaca, storia,  e di memoria) non abbia tenuto conto delle vittime dell’altra parte (intendo dire delle vittime annoveraste nelle file dei fascisti).

Inoltre, leggendo l’ultimo libro pubblicato da Rizzoli e scritto da Pansa con il titolo  “I vinti non dimenticano” (sottotitolo ‘I crimini ignorati della nostra guerra civile’), emerge chiaramente un altro limite della testimonianza offerta ai posteri dalla Resistenza: il fatto che la Resistenza era fatta per il 70% da comunisti legati a doppio filo con Stalin e Tito (e con l’Internazionale Socialista) i quali, pur di raggiungere il loro obiettivo vero e finale (far diventare l’Italia un Paese satellite dell’Unione Sovietica) non avrebbero esitato ad ammazzare chiunque si frapponesse al raggiungimento di questo loro obiettivo (compresi anche i Partigiani cattolici).

Il dibattito è aperto. Io, ahimè, sono abbastanza grande  da aver vissuto, se non l’immediato dopoguerra, quantomeno gli anni del boom economico e dei dintorni del sessantotto; ricordo in effetti una totale preclusione nei confronti del partito fascita (allora MSI) ed una retorica a senso unico dove   i comunisti la facevano da gran padroni.

Non ho mai sentito parlare degli omicidi e delle rappresaglie compiute dai comunisti a danno dei veri o presunti fascisti e collaborazionisti di regime; e ancor meno ho sentito parlare, ad esempio,  delle foibe o di altri crimini che i comunisti portarono a termine, nel periodo tra l’8 settembre 43 fino anche a dopo il 25 aprile 1945.

Questo silenzio dei comunisti è imbarazzante, perchè mi fa pensare che sia vero; insomma, chi non si difende, è perchè ha qualcosa da nascondere (lo dicono anche gli eredi dei comunisti per cerrti imputati eccellenti che invece di difendersi, menano il can per l’aia).

Io credo che se vogliamo una Nuova Italia, certi episodi andrebbero chiariti; e sarebbe meglio che i comunisti cominciassero a farsi un serio esame di coscienza e a vuotare il sacco di tutto ciò che sanno, prima che la gente finsca col perdere quel poco di fiducia che residua nei partiti che hanno ereditato simboli e/o memoria di quelgli lontani e terribili.

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