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Una nuova visione dei temporary shop

Creato il 12 maggio 2011 da Patriziafinuccigallo
Una nuova visione dei temporary shop
Stiliste e creativi aprite bene le orecchie, forse qualcosa si muove. Vi piacerebbe partecipare a dei temporary shop con spazi e servizi messi a disposizione da un comune, in questo caso  Bologna? Ne avevamo parlato insieme qualche volta Simona ed io quando lei, già  l'assessore, stava per ricandidarsi al  consiglio comunale nella lista Pd per il voto di domenica. E, bella sorpresa, ho trovato il progetto nel suo programma elettorale. Sarebbe la prima volta in Italia, credo meriti tutta la nostra attenzione.      
Tre domande a Simona Lembi
1. Ho letto che hai inserito nel tuo programma questa nuova concezione di vendita per le giovani stiliste chiamata temporary shop. Pensi che l'amministrazione comunale possa essere in grado di garantire una forma di visibilità e di sostegno per le nuove generazioni che affrontano, in fondo, la loro prima esperienza di attività imprenditoriale?Tengo particolarmente a questo tema convinta che questo voto ha un significato per Bologna e per il Paese e che sulle politiche per il lavoro ci siano enormi differenze tra destra e sinistra. Bologna ha l’indice di occupazione femminile più alto d’Italia e l’amministrazione comunale dovrà mettere in campo nuovi strumenti nuovi per mantenere questo primato. Temporary shop pubblici possono rappresentare un piccolo, ma concreto sostegno all'imprenditoria e alla creatività di nuove generazioni che faticano ad aprire la propria attività e non trovano le risorse per allestire negozi o atelier.
2. Chi veste meglio fra i candidati sindaco?Dico Virginio Merola, perché è perfettamente a suo agio sia con il completo gessato sia in jeans e pullover. Di Manes Bernardini proprio non apprezzo il colore di certi suoi accessori (cravatta, pochette). Il verde non gli dona.
3. Tu, donna di sinistra, attenta alle tematiche femminili che mette in primo piano i problemi della città, hai mai usato un tacco 12 e in quale circostanza? 
Ho scelto una campagna elettorale in cui consumare la suola delle scarpe, ma per il tacco 12 sto ancora conseguendo l’apposito brevetto! 

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