A volte succedono quelle cose nei giorni meno indicati e che proprio non ti aspetti, anche perché continui a scherzarci su finché non ti rendi conto che quella cosa sta accadendo sul serio. Un esempio potrebbe essere proprio quello che mi è accaduto qualche ora fa, rendendo questa Pasqua un po’ inconsueta e sopra le righe: restare intrappolati nell’ascensore per più di quaranta minuti. Cazzo, che spavento! E dire che fino a due secondi prima che succedesse perculavamo tutti mia madre che è claustrofobica e ascensorofobica e che proprio era ostinata a voler salire con le scale! Noi tutti a dire: “ma va, è nuova di zecca quest’ascensore, cosa vuoi che succeda mai!”. E poi notare lentamente, in quei lunghissimi secondi, che sì, effettivamente quelle stracazzo di porte di ferro, o quel che è, non si aprono e tua madre comincia ad avere una crisi isterica; e poi rendersi conto che è Pasqua e che quindi molto probabilmente il tipo dell’assistenza tecnica si sta strafogando di casatiello e quindi prima di un tot. non verrà mai a liberarti. Inoltre l’ascensore è ovviamente piccolissimo, con capienza massimo 4 persone e noi eravamo, guarda caso, 4 persone! La fortuna ha voluto che almeno eravamo bloccati a metà piano e quindi, una volta forzate le porte (di una decina di cm. massimo), abbiamo avuto uno spiraglio che ci riforniva d’ossigeno per quel poco che bastava a non aumentare il panico e farci sentire finiti. Dopo una quarantina di minuti è arrivato il tecnico e siamo stati liberati e tutto è bene quel che finisce bene, anche se adesso sto tutto rincoglionito e sballato. Mamma mia, questa Pasqua me la ricorderò per sempre mi sa e non solo per i 29138749824 kili che ho preso da 48 ore a questa parte (mh, sarà forse questo il motivo per il quale l’ascensore s’è bloccato?).







