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“Una passione tranquilla” di Helen Simonson: Il maggiore Pettigrew fra orgoglio e pregiudizio

Creato il 28 luglio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario

Intelligente e ironica, la storia di un amore che coglie tutti di sorpresa: figli ormai adulti, vicini di casa, diretti interessati. Come ogni vera storia d’amore. 
Elizabeth Strout, vincitrice del Premio Pulitzer 2009 e del Premio Bancarella 2010

Una bellissima piccola storia d’amore, raccontata con maestria ed umorismo… merita tutti i premi disponibili
Alexander McCall Smith
“Una passione tranquilla” di Helen Simonson: Il maggiore Pettigrew fra orgoglio e pregiudizioTitolo: Una passione tranquilla Autore: Helen Simonson Titolo originale: Major Pettigrew’s last stand Traduttore: Laura Prandino Casa Editrice: PIEMME 
Data Pubblicazione: Aprile 2011 Pag. 490 Prezzo € 19,50 Estratto dal romanzo: QUI
Trama: Ernest Pettigrew, ex maggiore dell’esercito britannico, è un uomo tutto d’un pezzo. Non perde tempo in frivolezze, né in inutili chiacchiere di paese. Ama la vita tranquilla, retta da valori solidi e intramontabili: decoro, senso del dovere e una tazza di tè fatto come Dio comanda. Ma la morte del fratello sembra aprire una breccia nel suo cuore, ed è allora che si abbandona all’amicizia per Jasmina Ali: la signora di origini pachistane che gestisce l’emporio del villaggio. Mentre tutti intorno a lui si perdono in convenevoli o in accese discussioni sull’eredità, lei lo conquista con la sua generosità spontanea e la sua schiettezza. Ad accomunarli non è solo lo stato civile (sono entrambi vedovi), ma anche la passione per la lettura. E così, il tè della domenica pomeriggio nella biblioteca del maggiore Pettigrew diventa ben presto un appuntamento fisso, atteso con trepidazione per tutta la settimana. Letto da Mrs Ali, Kipling è tutta un’altra cosa. Tuttavia, quando dalle amabili chiacchierate sui libri preferiti si accende qualcosa di più di una semplice amicizia, l’insolita coppia si ritrova al centro dei pettegolezzi e dei pregiudizi della piccola comunità di campagna. Perché, anche se Mrs Ali è nata a Cambridge e non si è mai spinta più in là dell’Isola di Wight, agli occhi di quel mondo chiuso resta sempre una straniera. Per non parlare del biasimo delle rispettive famiglie: il figlio del maggiore, preoccupato per la successione; il nipote fondamentalista di Mrs Ali, che vorrebbe relegare la zia alla cura della casa e dei parenti. A quel punto, starà al maggiore Pettigrew scegliere se piegarsi sobriamente alle tradizioni o combattere un’ultima, decisiva battaglia. Ma stavolta in nome dell’amore. 
Booktrailer 
RECENSIONE
“Però glielo devo chiedere: lei capisce davvero cosa vuol dire amare una donna che non è adatta?” “Mio caro ragazzo,” disse il maggiore “ne esistono altre?” 

Immaginate un Mr Darcy vedovo e di 59 anni. Maggiore dell’esercito in pensione, Ernest Pettigrew è legato alle tradizioni di famiglia e al suo piccolo paese Edgecombe St Mary, nel Sussex. È forse un po’ rigido e formale, ma certamente beneducato e sempre consapevole di quando sia opportuno parlare e quando tacere, e di quali siano le espressioni ed i gesti adeguati in ogni circostanza. In pratica un Perfect English Gentleman, con in più un pizzico di pungente humour inglese. 
Immaginate una Elizabeth vedova anch’essa, ma di origini pachistane. Suo padre era un professore universitario di Cambridge, e Jasmina Ali, questo il suo nome, amava perdersi fra i libri della sua biblioteca. Alla sua morte, però, i parenti fecero sparire tutti quei meravigliosi volumi. Mrs Ali è la proprietaria dell’emporio del paese, ma i parenti del suo defunto marito vorrebbero che cedesse l’attività al nipote Abdul Wahid, e che si ritirasse al Nord a vivere con la famiglia, il che, per lei, equivarrebbe a rinchiudersi in prigione.

Immaginatevi un’attrazione discreta e silenziosa che nasce fra queste due persone così diverse, legate dall’amore per la letteratura in generale e per Kipling in particolare, che supera qualsiasi barriera di orgoglio e qualsiasi pregiudizio. 

Gli ingredienti per una storia d’amore indimenticabile ci sono tutti Il romanzo si apre con la morte di Bertie, il fratello del maggiore Pettigrew. Un’altra persona cara che se ne va per il maggiore, dopo la moglie Nancy, avvenuta cinque anni prima, a cui era legato da un amore profondo. L’unica persona che gli offre un minimo di sollievo è Mrs Ali, che, capitata per caso a casa sua, Rose Lodge, gli offre la sua amicizia.  Insieme i due protagonisti si ritaglieranno dei tranquilli pomeriggi fatti di tè e di chiacchiere letterarie, dei pomeriggi a cui il maggiore non rinuncerebbe per nulla al mondo.
Il figlio del maggiore, Roger, si preoccupa soltanto di far carriera nel mondo dell’Economia a Londra. È fidanzato con un’americana appariscente ed anticonformista, Sandy. In realtà, scopriremo che Sandy  non è poi così anticonvenzionale come appare.
La cognata Marjorie, la moglie di Bertie, è la regina del cattivo gusto, ed ha sempre rimproverato tacitamente al maggiore di essere il primogenito e quindi di aver ereditato tutti i beni di famiglia. Tutti, tranne uno dei due fucili che sul letto di morte il padre aveva diviso fra i due figli.
“Una passione tranquilla” di Helen Simonson: Il maggiore Pettigrew fra orgoglio e pregiudizioE proprio sull’eredità del fucile che il padre ha lasciato a Bertie che ci sarà una disputa fra Jemima, la figlia di Bertie e Marjorie, ed il maggiore. In questa contesa per il fucile vediamo quanto il maggiore Pettigrew possa essere tradizionalista, quasi inflessibile e forse anche un po’ egoista. I membri del Golf Club del paese sono rigidamente conservatori, tranne quando si tratta di organizzare l’annuale ballo. A farlo è un comitato femminile guidato da Daisy Green, la moglie del pastore. In quel frangente le signore del comitato si scatenano inventando balli a tema a dir poco kitsch, che non sempre vanno a finire bene. Il prossimo avrà come tema “Una serata alla corte del Moghul”. Per questo motivo la signora Ali ed alcuni membri della comunità pachistana del paese vengono contattati per partecipare alla festa. Fra essi ci sono i Rasool, che forniranno il catering e i Khan. Il Dottor Khan e sua moglie sperano che questo invito rappresenti l'anticamera per essere ammessi al Golf Club; non sanno che in realtà sono stati invitati alla festa a puro scopo decorativo, visto il tema, e che i rigidissimi membri del club, capitanati da Mrs Green, non li accetteranno mai fra loro. 
Mentre stringeva la mano alla signora Khan, il maggiore non poté non sentirsi dispiaciuto per lei. Non importava la posizione di suo marito, né quanto si mostrassero generosi: era del tutto improbabile che Daisy o il comitato di ammissione avrebbero mai preso in esame una loro richiesta di iscrizione al club.
Anche dall’altra parte, ad ogni modo, ci sono non pochi pregiudiziIl nipote di Mrs Ali, Abdul Wahid è tormentato da una storia d’amore a cui è stato strappato con la forza dalla famiglia. La ragazza di cui era ed è follemente innamorato, Amina (da cui ha anche avuto un figlio, il piccolo George), è una ballerina dal carattere alquanto aggressivo, quindi non “adatta” a lui. Abdul Wahid cerca di dimenticarla in ogni modo, finché un giorno Amina non si presenta davanti alla porta dell’emporio per cercare di dare una famiglia al piccolo George.
Anche Nancy, la moglie del maggiore, è un personaggio fondamentale del libro. Pur essendo morta ormai da anni, la rivediamo nei ricordi amorevoli del maggiore, con tutta la sua tolleranza e la sua comprensione. Questi ricordi dolcissimi ammorbidiranno via via il maggiore e gli faranno perdere tutta la sua rigidità ed il suo formalismo, lasciandolo però sempre uno splendido esemplare di gentleman.

E poi ci sono Grace DeVere, Mr Ferguson, Lord Dagenham e sua nipote Gertrude, e tantissimi altri personaggi, ciascuno disegnato con grande maestria, ognuno con il suo carattere, i suoi pregi ed i suoi difetti che contribuiscono a delineare la vita e la comunità del piccolo villaggio.
Pur avendo un narratore esterno, ed essendo scritto in terza persona, il romanzo è incentrato sulla figura del Maggiore Pettigrew; in un primo momento risulta scomodo riuscire ad entrare nei suoi panni, troppo tradizionalisti e formali. Proprio come ho detto in apertura: il maggiore è come Mr Darcy, ed in principio si fa fatica a guardare il mondo dal suo punto di vista. Ma a mano a mano che il maggiore si ammorbidisce grazie al suo amore per Mrs Ali e ai ricordi di sua moglie Nancy (che avrebbe certamente approvato l’unione) ci si sente sempre più a proprio agio, anzi, sembra che sia la società che circonda il maggiore, persino coloro che erano apparsi meno conformisti, a diventare sempre più conservatrice. Lo stile è misurato, tranquillo, come la passione del titolo scelto per l’edizione italiana: un romanzo delicato, old-fashioned, sebbene sia ambientato ai giorni nostri. 

Una storia garbata, di un garbo che affascina, perché i valori che esprime sono dei valori senza tempo, che ci fa comprendere che la passione e l’amore non hanno età
(Mi scuso se ho abusato del confronto con Orgoglio e Pregiudizio, ma ritengo che il romanzo di Jane Austen sia una magnifica pietra di paragone; reputo pertanto un onore l’aver trovato delle affinità fra le due storie). INTERVISTA CON L'AUTRICE Ho tradotto per voi l'intervista che potete vedere in lingua originale sul sito di Helen Simonson:
1. Cosa l’ha ispirata a scrivere Una passione tranquilla? 
È piuttosto strano. In realtà mi sono seduta una settimana, decidendo finalmente di scrivere qualcosa solo per me stessa. Stavo cercando con tutte le mie forze di diventare una scrittrice e di scrivere quello che sarebbe stato il romanzo contemporaneo vecchio stile del futuro, e quando mi sono seduta per scrivere qualcosa soltanto per me stessa è venuto fuori il Maggiore Pettigrew. Era completamente inatteso e non era necessariamente la voce che stavo ricercando, ma mi sono resa conto che quella era la mia voce e che avevo trovato finalmente un modo per essere la vera me stessa invece di cercare di essere “una scrittrice”. “Una passione tranquilla” di Helen Simonson: Il maggiore Pettigrew fra orgoglio e pregiudizio 2. Quali sono le migliori caratteristiche del Maggiore Pettigrew, e quali sono i suoi difetti? Credo che il maggiore sia un uomo molto rispettabile, si distingue per la sua comprensione, perché è una brava persona e perché cerca di fare sempre la cosa giusta; i suoi difetti sono che non riesce a fare queste cose tutti i giorni, e questo è ciò che trovo assolutamente delizioso in lui, e lo considero davvero una persona vera e non soltanto un qualche personaggio di cui ho scritto e su cui non ho alcun controllo, chi è e come si comporta. Ma ciò che amo di più in lui è che riconosca quando sta commettendo un errore e si ricomponga ed il giorno dopo cerchi di essere una brava persona, una persona migliore, di nuovo; e lo trovo assolutamente delizioso.
3. Descriverebbe il suo romanzo come uno scontro fra il vecchio stile ed il nuovo? Il mio romanzo rappresenta uno scontro fra ciò che è rispettabile, la comprensione e la tolleranza ed il loro opposto; e non penso che  bisognerebbe considerare queste qualità come vecchio stile; penso che il mondo diventerebbe un luogo terribile se considerassimo strani questi concetti. Per questo credo moltissimo che il maggiore rappresenti questi valori senza tempo e spero che quando la gente finisca di leggere il libro, pensi anch’essa che  siano importanti, e che meritino di avere successo. 4. Chi crede che sia il più outsider fra Mrs Ali e il maggiore e perché? Ovviamente Mrs Ali è l’outsider, anche se è Inglese per nascita e per educazione. Ma appare diversa agli occhi della maggior parte degli abitanti del villaggio, per cui è ovviamente un’outsider. Comunque ciò che amo è che in realtà il maggiore è un anticonformista egli stesso e mentre sembra che si adatti al villaggio, in realtà in un certo senso sta recitando una parte. Un indizio di questo potrebbe essere la moglie morta, di cui ha molti ricordi nell’arco del libro, che era un tipo di persona molto radicale; per cui il fatto di averla sposata e di essersi adeguato alle sue idee, ed averle consentito di influenzarlo è un’indicazione che non sia proprio uguale agli altri abitanti del villaggio. Credo che tutti noi, in un momento della vita proviamo un senso di non appartenenza, un concetto di alienazione e credo che sentirsi un po’ outsider equivalga al granello di sabbia nell’ostrica, che crea la perla. Se tutti fossero completamente adeguati alla propria società, sarebbe molto noioso e credo che la parte interessante delle persone sia in quella piccola parte di loro che è fuori dalla norma.
“Una passione tranquilla” di Helen Simonson: Il maggiore Pettigrew fra orgoglio e pregiudizio L’AUTRICE:
Helen Simonson è nata in Inghilterra, si è laureata alla London School of Economics e ha lavorato nel campo pubblicitario. Trasferitasi vent’anni fa negli Stati Uniti, vive ora a Washington. Dopo aver abbandonato la carriera per dedicarsi alla famiglia, si è iscritta un po’ per caso a un corso di scrittura, «alla ricerca di uno sfogo creativo», come dice lei. Ed è così che ha preso vita Una passione tranquilla: il suo romanzo d’esordio, diventato subito un bestseller grazie al passaparola di lettori e librai. Selezionato tra i migliori libri del 2010 dalle più importanti testate americane, da Amazon e dai club di lettura, resta saldo in classifica sul «New York Times» a distanza di più di un anno dalla pubblicazione. Nel frattempo è in corso di traduzione in dodici lingue e la Paramount ne ha opzionato i diritti cinematografici.  Sito dell'Autrice 

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