E dopo il superpomodoro Pomì L+ arriva una pillola antinvecchiamento prodotta a base di vino rosso. Gli scienziati sono partiti dalle già conclamate proprietà anti-ossidanti del vino (resveratrolo), per sviluppare un farmaco capace di stimolare un gruppo di proteine, presenti nell’uomo, chiamate sirtuine. Queste proteine interagiscono con molte attività dell’organismo fra cui il metabolismo, le infiammazioni, la prevenzione di tumori, la riparazione del Dna, la secrezione di insulina. Grandi quantità di resveratrolo, associate a una dieta equilibrata, sarebbero capaci anche di aumentare la durata della vita.
Ma come può una pillola sostituire il piacere di un buon bicchiere di vino? Impossibile vero? ecco perché, a tutti voi, amanti e ‘tradizionalisti’ del buon vino, consigliamo tre ottimi vini d’Italia:
Il Pigato, prodotto nelle provincia di Genova, possiede un sapore asciutto, pieno, lievemente amarognolo, mandorlato. Caratterizzato da un odore intenso leggermente aromatico e da un deciso colore paglierino.
Il Bianchello del Metauro, un classico dei vini marchigiani, ricorda la frutta fresca e i fiori di primavera come il pesco e il biancospino. Ottimo con piatti di pesce bollito o grigliato e condito con extravergine di oliva.
Il Negramaro è un vino pugliese, rosato o rosso, riconoscibile per la sua naturale eleganza e morbidezza. Dal colore rubino scuro, profondo, con riflessi quasi neri; dal sapore rotondo, amarognolo e asciutto.
Buon gusto a tutti!
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