Magazine Diario personale

Una prof mamma

Da Mizaar

haring-keith-heart-of-figures-2631648Sarà che l’alliscio al prof fa sempre colpo sull’interessato, sarà che quelli non sanno mai di che scrivere, sarà che forse, ma forse eh, sono sinceri, sono finita nelle prove scritte di italiano di alcuni dei miei alunni. Quella di M. è stata una sferzata di sincerità. Il senso di quanto ha messo nero su bianco è stato questo: malgrado tutto mi scoccia ammetterlo, ma mi mancheranno la prof C. e il prof L. – il mio allegro compare di merende, Italiano! M. tutta spigoli e pessimo carattere, onorata di essere finita dritta dritta nel database del tuo cuore, la verità. Anche qualcun altro ha scritto, la prof C. è stata per noi come la mamma – mi ha fatto venire in mente di colpo Lo shampoo di Gaber, ” la schiuma è una cosa buona, come la mamma, che ti accarezza la testa quando sei triste e stanco, una mamma enorme, una mamma in bianco! ” Ho accarezzato le loro teste? Sì. Ho controllato le loro fronti quando millantavano febbre inesistente? Sì. Ho dato loro i fazzoletti quando starnutivano? Sì – giro sempre con almeno cinque pacchi di fazzoletti di carta, in borsa, sempre! Ho dato loro buoni consigli? Sì – almeno ho provato a farlo. Li ho fatti ridere? O riflettere? Sì, penso proprio di sì. Ho suggerito loro quando serviva? Sì – beccandomi gli improperi di Matematica! Ci sono stata per loro? Sì. E nei prossimi anni avrò modo di ricordare il loro viso, le loro storie, i loro sorrisi, rileggendo quanto ho scritto in queste pagine. Già ora sono ricordo, già ora rileggendo Un timido amore non posso che sperare per loro tutto il bene possibile, come potrebbe fare una mamma che si appresta a lasciare ” liberi ” i propri figli di andare altrove. Già ora non posso che sperare di ritrovarli per strada e ricevere in dono un saluto affettuoso e un abbraccio sincero, come mi è capitato qualche giorno fa con un giovane uomo adesso,  piccolo undicenne allora, ma stessa faccia e stesso affetto, ‘ssore’, mi ha detto, lei è sempre uguale! Se per uguale intendeva quella che sono, sì, sono sempre uguale. Sono sempre quella che pensa che gli alunni, in fondo, non sono che piccoli uomini e piccole donne che ti insegnano a vivere a misura di piccoli uomini e piccole donne,   ogni giorno, in cicli che si ripetono uguali nel tempo, ma mai uguali a se stessi. Ché il tempo e la storia la fanno loro, noi non siamo che fatti accessori.


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