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Una saggia regola di igiene alimentare

Da Silvia Mirone

Una saggia regola di igiene alimentare
Ci sono alcuni alimenti che sulle nostre tavole sono presenti, non solo quotidianamente, ma ad ogni pasto. Un esempio? Facile: il frumento. Tra pane, pasta, pizza, crackers, fette biscottate e biscotti, almeno uno di questi cibi è presente costantemente nei tre pasti principali.
Nella tipica alimentazione italiana infatti troviamo come minimo biscotti o fette biscottate a colazione, pasta e/o pane a pranzo e sicuramente ancora pane a cena.
E che dire di tramezzini, grissini, dolci, pizzette, merendine e snacks vari? Il grano è praticamente ovunque. Per non parlare del lievito! Anche il latte e i latticini vengono ingeriti praticamente tutti i giorni, a volte in piccole dosi e inconsapevolmente, da chi non segua una dieta particolare.
E’ per questo che, anche a chi non ha intolleranze specifiche, consiglio (sulla linea di Speciani – vedi post dell’8 ottobre - è doveroso dirlo), un giorno di “pulizia”, per far “respirare” l’apparato digerente e dargli un po’ di tregua da molecole che a lungo andare, goccia dopo goccia, potrebbero per accumulo creare una intolleranza (è proprio infatti a causa di un accumulo quotidiano che si può creare l’allergia alimentare ritardata o intolleranza).
Non a caso era (o è ancora in alcuni casi) abitudine di alcuni popoli seguire, come saggia regola di igiene alimentare, un giorno di astinenza settimanale, come il “venerdì di magro” dei cristiani (che in passato per i più osservanti consisteva in un vero e proprio digiuno) o il “sabato kasher” ebraico.
Pensandoci bene, non ha forse il nostro apparato digerente il diritto di riposare almeno un giorno alla settimana, visto che lavora non-stop 24 ore al giorno da sempre?
Chi voglia osservare questa giornata settimanale di pulizia, seguirà una alimentazione a base di frutta, verdura e pochi altri semplici cibi, conditi solo con olio extravergine d’oliva a crudo, avendo cura di astenersi dagli alimenti che di solito si assumono quasi quotidianamente, come lievito, latte e latticini, frumento.
Ecco qualche esempio.
Per la colazione: frutta fresca a piacere, gallette di riso soffiato con miele o con marmellata, uovo alla coque, the o infuso di erbe; oppure latte di riso con fiocchi di avena, mandorle e uvetta, spremuta d'arancia.
Pranzo e cena: insalata mista di stagione (senza aceto e con poco sale), verdure crude in pinzimonio o grigliate, al vapore o bollite a piacere e a volontà, pesce o carne bianca grigliati, bolliti o arrosto , riso bollito, patate al forno, bollite o al cartoccio, polenta, minestroni di verdure e legumi o insalata di legumi o crema di legumi (lenticchie rosse, piselli spezzati e fave secche cuocendo formano naturalmente una crema) eventualmente mescolati con cereali meno usuali sulle nostre tavole, come orzo o avena o grano saraceno (nota: non farro, kamut o segale, ancora troppo simili al frumento). E poi frutta fresca o anche cotta, con uvetta e cannella e anche secca, come mandorle, noci e pinoli.
Troppo difficile? Infondo si tratta di un unico giorno alla settimana e i benefici saranno enormi, soprattutto per coloro che soffrono di disordini gastrointestinali vari, legati ad una infiammazione cronica di questi organi.
Ah! E per aiutare la pulizia ricordiamoci di bere tanta acqua in questa giornata, o infusi caldi se fa freddo.


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