Cementificazione del territorio, sottovalutazione dell’impatto ambientale, snaturamento del profilo della città: queste e altre polemiche hanno investito a Milano i grattacieli progettati per l’Expo 2015 del nuovo quartiere di CityLife.
Ma quanto è possibile per un progetto edilizio soddisfare i disparati punti concettuali che la società e l’ambiente fissa? Una proposta in questo senso arriva da Barcellona: è lo Stairscraper, il progetto di un “grattacielo a elica”, con un effetto visivo rotante e con un’impronta ecologica, realizzato da Alessandra Faticanti e Roberto Ferlito, due architetti italiani fondatori dello studio barcellonese Nàbito Arquitectura.
Vincitore del Total Housing Competition 2010, Stairscraper si presenta come una scala a chiocciola dove ogni “gradino” è costituito da un appartamento con giardino; il tetto di ciascun appartamento ospita il giardino della casa al piano di sopra, con uno sviluppo a rotazione a 360 gradi.
Ogni unità abitativa mantiene così la propria intimità e, grazie al giardino antistante, una proiezione orizzontale che offre così una qualità abitativa nettamente migliore di quella di un normale grattacielo.