Nel 1982, a 17 anni, Houda al-Habash aprì una scuola coranica per donne e ragazze nella moschea Al-Zahra di Damasco, in Siria. Lei appartiene alla nuova generazione di donne mediorientali che hanno cominciato a studiare come era consentito solo ai loro padri e fratelli.
La storia di Houda e della sua scuola è stata raccontata da due donne statunitensi, Julia Meltzer e Laura Nix nel documentario The light in her eyes, girato nel 2010, prima dunque della guerra civile attualmente in corso. Nel film la si vede mentre insegna alle sue allieve i diritti delle donne insieme al Corano e le incoraggia a prendere sul serio gli studi secolari. A un certo punto dice: “Gli stessi Musulmani hanno privato le donne di tutto, anche del diritto di imparare. Questa è un ignoranza che non ha nulla a che fare con la religione”. E si vede un maestro coranico affermare: “Il Profeta diceva che è meglio per le donne stare a casa piuttosto che pregare nella moschea”.
È un’esperienza interessante e molto inusuale nel panorama della regione e nell’Islam stesso, che però si è interrotta a causa dei combattimenti in Siria. Houda non insegna più e, come tanti suoi connazionali che hanno mezzi economici, ha lasciato il paese e si è trasferita con tutta la famiglia nella penisola arabica. Come dice sua figlia: “Coi suoi insegnamenti ha fornito alle sue allieve una base di fede e disciplina per affrontare le sfide con cui si devono confrontare in questa fase storica”.
Quello che segue è il trailer ufficiale del film.