scrivo per assicurarmi che non si perda questa "perla" di sconcertante spudoratezza ( http://www.guardian.co.uk/world/2011/oct/21/british-firms-libya-business): come ricorda spesso, e come si legge anche in Giacché "La fabbrica del falso", la cappa ideologica a volte si squarcia e nudi appaiono gli interessi e i veri moventi dell'azione politica e militare degli Stati occidentali. Per fortuna, perché sono occasioni illuminanti e a volte fecondi spunti di riflessione anche per chi è abituato ad accettare acriticamente, supinamente il flusso ideologico mainstream di informazioni e di lettura della realtà. Purtroppo, perché disarmante è constatare come spesso non sia nemmeno necessario mascherare la realtà (o almeno avere il pudore, in questo caso, di aspettare qualche settimana in più), tanto sicuro è il dominio e la
presa sulla "opinione pubblica".
Grazie per quello che fa e che scrive, e per la sua contagiosa passione.
Andrea Califano
P.S. Se riuscissi a trovarla, le manderei anche un'intervista di 30 minuti di un giornalista americano ad Ahmadinejad per Al Jazeera, che ho avuto il piacere di vedere in diretta sul canale inglese dell'emittente. Davvero "illuminante": sono due giorni che non riesco a non pensare a quanto sia povera, misera, parziale, offensiva la percezione che generalmente abbiamo in Italia, e nei paesi occidentali, di ciò che realmente succede nel mondo.
British firms urged to 'pack suitcases' in rush for Libya business
New defence secretary says companies should be ready to cash in on reconstruction contracts in newly liberated Libya- Jo Adetunji
- guardian.co.uk, Friday 21 October 2011