Picture by Marcello Paoli @ 500px.com
Ho una serie di ricordi molto belli legati alle Cinque Terre e soprattutto a MonterossoDue dei miei ricordi più forti sono legati a due momenti precisi della giornata.
Il primo è legato a quell'ora in cui il mare e la spiaggia si spopolano.
Erano circa le 18 di un giorno feriale di settembre di alcuni anni fa.
Io me ne stavo seduta in acqua come una bimba e tutto d'un tratto mi accorsi che in spiaggia eravamo rimasti, forse, in 3.
Adoro quell'ora che ci traghetta verso la sera.
C'è qualcosa di magico nei momenti di passaggio: dall'alba al giorno, dal giorno alla sera, dal crepuscolo alla notte.
Io mi trovavo proprio in uno di quei momenti.
Rimasi lì sul bagnasciuga di quella spiaggia che si trova proprio vicina al viadotto ferroviario.
Non c'era musica, non c'era vociare forte, c'era solo quel fruscio immenso dell'acqua e qualche chiacchiera cordiale.
Il secondo momento risale ad un paio di anni fa, a Luglio.
In un week end pazzesco (eravamo proprio a metà del mese), ogni persona su questo globo sembrava essersi riversata sulle strette spiagge delle Cinque Terre.
Io ero arrivata in treno e il convoglio, da Borgo Taro in poi, sembrava un carro bestiame.
Non avrei desistito per nulla mondo: quello sarebbe stato un week end di reunion tra amici.
Un mio amico di Washington si trovava in Italia e ci saremmo visti lì assieme a molti altri compagni di viaggio sparsi, fino a quel giorno, in tutta la penisola.
Si scherzò, si rise, si pianse, ci si raccontarono molte cose.
Non ero nella spiaggia di qualche anno prima.
Ero in un bagno attrezzato con gli ombrelloni gialli, proprio vicino alla stazione al viale che tutto coloro che approdano a Monterosso percorrono mille volte al giorno.
Ora dopo ora, arrivò di nuovo quel momento in cui la spiaggia diventa malinconica.
Restai lì e non mi mossi.
Poi ci volle una doccia, una cena, altri miliardi di risate e mille promesse di rivedersi.
Era quasi mezzanotte quando camminai di nuovo su quel lungomare, stavolta deserto.
La luna era piena, il mare "una tavola blu". Blu notte però.
Poco dopo il tunnel che separa il paese dalla zona del lungomare mi fermai a guardare la spiaggia e tutta quella bellezza che si trovava davanti a me.
Ora che la stagione sta cambiando, penso a come potrebbe essere in Settembre quella meraviglia di paese.
La mia mente ha solo una risposta: "Bellissimo".