![Una soluzione si trova sempre Una soluzione si trova sempre](http://m2.paperblog.com/i/16/166778/una-soluzione-si-trova-sempre-L-2Lv6-l.jpeg)
Ho deciso di dare un seguito al post precedente perchè, ragazzi, ho trovato una soluzione! Nelle mie ricerche, su Internet e nei negozi, non ho trovato traccia di sviluppi ecocompatibili. Non ce ne sono: l'Idrochinone impazza. Però... però esiste uno sviluppo ecologico prodotto dalla B-Work per lo sviluppo delle carte fotografiche. Direte: mbe'? Che ci fai con lo sviluppo per la carta fotografica se prima non passi per il negativo? Ebbene: non è necessario passare per il negativo, specialmente se si utilizza il foro stenopeico! Una delle tecniche più interessanti della fotografia stenopeica, infatti, consiste nel costruirsi da sé delle fotocamere con semplici scatole (vanno bene di cartone, ma anche di latta, o anche barattoli, o qualsiasi altro contenitore a tenuta di luce) al cui interno sistemare o una lastrina di pellicola negativa o -e qui siamo al punto- un foglio di carta fotografica da stampa. Il formato ideale è il 10x15 cm, ma si possono utilizzare anche fogli più piccoli o, al contrario, molto più grandi. Naturalmente, occorre fare delle prove per stabilire la sensibilità della carta, che -al contrario della pellicola negativa- non ha una sua sensibilità standard dichiarata (in genere è comunque meno sensibile). Una volta esposto il foglio di carta, lo si sviluppa in una bacinella con il prodotto di cui sopra (che tra l'altro è riutilizzabile, non usa e getta) e il gioco è fatto. Dal punto di vista strettamente fotografico, val la pena notare che la fotografia verrà direttamente positiva, e che quest'ultima costituisce un esemplare unico. Ma basta ricorrere ad un semplice scanner piano per avere un file digitale di alta qualità, che potrà essere ulteriormente elaborato e quindi stampato nel formato che vogliamo. Fico, no? Ah, è bene sottolineare che ci sono parecchi limiti operativi, operando nel modo appena descritto. Innanzitutto, come detto, la sensibilità della carta è molto bassa, il che obbliga a esposizioni lunghissime; inoltre, a meno di non ricorrere ad un portalastre apposito, di quelli utilizzati nei banchi ottici, la nostra fotocamera stenopeica ci consentirà di fare un solo scatto: un'attività molto zen, ma magari piuttosto scomoda... Una soluzione può essere quella di ricorrere ad una "changing bag", in pratica una camera oscura portatile che ci possiamo anche realizzare da soli con un po' di tela nera molto spessa. Si tratta di un sorta di sacco a tenuta di luce con due manicotti per infilare la mani e operare sulla nostra fotocamera: in tal modo, anche in piena luce e in viaggio, potremo sostituire il foglio esposto (inutile aggiungere che occorrerà dotare la "scatola" che funge da fotocamere di un paio di guide dove inserire la carta sensibile) e scattare nuovamente. Ricordatevi di portare con voi una busta di plastica spessa, nera, dove tenere i fogli esposti! Oggi ho ordinato i nuovi materiali (carta e sviluppo) e presto inizierò i miei esperimenti. Vi terrò informati. Comunque, scommetto che ci sarà da divertirsi (lo spero almeno: altrimenti perché perdere tutto 'sto tempo?).