Il Lumachino vi aveva detto che cominciava i suoi festeggiamenti per il 150° ed eccomi pronta a cominciare la settimana da vera “sabauda” golosa e goduriosa
La specialità del giorno è il Becerìn! (come ne avrei voglia ora, una carica di energia perfetta per reggere al meglio questo nuovo pomeriggio lavorativo, dopo la levataccia mattutina delle 4.30
Alle origini di questa bevanda, la bavareisa, servita nel ’700 nei migliori caffè torinesi. Una golosissima bevanda calda con caffè, cioccolata e crema di latte (il cameriere portava gli ingredienti in bicchierini serparati e il cliente faceva il suo mix). E’ nell’800 che si afferma questa sua evoluzione prêt-à-porter: il bicerìn (dal 2001 è riconosciuto come “bevanda tradizionale piemontese”).
Prepararlo è un’arte: occorre versare delicatamente in un grosso bicchiere di vetro uno strato di cioccolata calda, uno di caffè e uno di panna. Nei migliori caffè il bicerìn è servito con le “stisse”, tre bicchierini con caffè, cioccolato e panna per aggiustarne il sapore. Si accompagna poi coi golosi “bagnati“, dolcetti tipici da intingere.
Non sò voi, ma a me è venuta una gran voglia di fare merenda nello scrivere questo post
Chi mi porta allora un buon becerìn quassù al banco dei dipartimenti della San Giorgio?
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