Funziona come una stampante inkjet 3D e in un futuro non lontano il suo getto d'inchiostro potrebbe disegnare direttamente nel nostro corpo pezzi di rene, polmone, cuore o fegato nuovo. Il primo modello di bioprinter realizzato a San Diego promette di imprimere nella realtà il sogno di molti medici e pazienti: costruire tessuti ed organi per trapianti on demand, direttamente nei laboratori delle sale chirurgiche. L'obiettivo è ambizioso: realizzare un cuore pulsante con un solo comando, Ctrl+P.
Ogni goccia di bioink è composta da sfere che contengono migliaia di cellule umane [...] queste sono iniettate su una struttura di fogli biologici di acquagel e in condizioni simili a quelle naturali si fondono insieme. Perché la natura sa da sola cosa fare.
WiredEccola, ci siamo, organi on demand. Bello! agghiacciante...! Si perché al di là dei tantissimi lati positivi della cosa, mi ha fatto riflettere su due argomenti:
1. I costi. Se è vero che non si dovrà più attendere infinite liste d'attesa per un trapianto, quindi il decesso di qualcun'altro, il rischio di un rigetto, la schiavitù dei farmaci a vita e il perenne rischio di collasso dell'organo, assieme all'avanzamento della "cultura della donazione" di organi, la domanda è: CHI potrà permetterselo? I soliti ricchi e potenti, o tutti i comuni mortali? Perché un' invenzione di questo livello sarà protetta da un brevetto spaventoso, quindi non credo che se io, ad esempio, tra 10 anni (come paventato dall'articolo) avrò necessità di un organo on demand, sarò in grado di pagarlo... O no?
2. Lo sfacelo della cura del corpo. Data la mia situazione attuale, il mio primo pensiero è andato a chi soffre di alcolismo e per tale ragione non viene inserito nelle liste di trapianto, poiché il rischio di rovinare il nuovo fegato sono troppo elevate. Ed ecco che dopo poche righe emergono queste frasi "nuovi fegati per gli alcolisti e nuovi polmoni per i fumatori". Ecco il punto: quindi potremmo fregarcene di devastare i nostri organi, perché un giorno basterà chiamare il nostro "fornitore" per ottenerne uno nuovo? Lo so, sono cinica, ma già è difficile ora educare le persone all'autoconservazione, abbiamo e vogliamo tutto subito, senza fatica, e senza sforzo. Invece di fare movimento e mangiare sano, facciamo un salto dal chirurgo o ingurgitiamo pastiglie anticellulite, ci immergiamo in fanghi, e solo quando l'estate incombe, perché durante l'inverno non ce ne frega niente. Sapendo che se fotto un organo me ne "stampano" uno nuovo, come faccio a prendermi cura di me? Perché dovrebbe interessarmi?
Siamo sicuri che tutto questo ci faccia bene? Non voglio dire che non potrebbe salvare molte vite, ma anche la scissione dell'atomo era una ricerca iniziata per ottenere energia e non certo per distruggere migliaia di persone in un secondo. So che il paragone è forte ma... non giochiamo un po' troppo a fare Dio? E parlo da neuroscenziata, quindi addestrata alla ricerca, ma queste cose mi spaventano. Troppo semplice. Per quanto triste, la morte E' parte della VITA. Potete immaginare di sapere di non morire mai? Avrebbe ancora senso qualcosa? Sicuri? Sapendo che qualsiasi cosa faceste non avrebbe conseguenze, perché tanto non c'è fine all'esistenza? Cosa faremmo con l'immortalità?
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