La volpe e il polledrino, Antonio Gramsci, Viola Niccolai – 2014, Topipittori
Il lessico dal tono antico, che ben percepiamo sin dal titolo, che dà passione e forma al testo di questa storia, tradisce una attenzione alle parole che si colorano di toni, di dettagli, di magia. La voce è quella di Antonio Gramsci, e non avrebbe potuto essere diversa da com’è; le sue intenzioni e le sue radici, d’altra parte, sono ben radicate nella letteratura classica per l’infanzia, proprio in carcere Gramsci tradusse le fiabe dei fratelli Grimm; quella che si sveste di candori e luccichii per farsi diretta, per farsi narrante, appunto.
La volpe e il polledrino, Antonio Gramsci, Viola Niccolai – 2014, Topipittori
Fa parte della raccolta di lettere e storie L’albero del riccio; Gramsci le scriveva in carcere per i due figli, per poter contribuire alla loro crescita anche essendo così lontano da loro. Si intitola “La volpe e il polledrino” e narra le vicende, tra loro strettamente connesse, di una volpe e di un polledrino; la volpe, fiera, coraggiosa, cacciatrice e il polledrino, indifeso, dalle orecchie molli molli, che da quella selvaggia astuta ha bisogno di essere protetto. La cavallina sa che la volpe è sempre in agguato quando sta per nascere un puledro, allora sta all’erta e, appena nato, cavalca attorno a lui come disegnando un cerchio magico di protezione. Talvolta però la volpe riesce ad aprirsi un varco e strappa via le orecchie al povero puledro. Qui, dopo questo tragico accidente, entra in scena il piccolo Antonio, che aggiunge alla voce del folcklore la propria e si fa cantastorie della sua infanzia , una storia nella storia che si conclude in un faccia a faccia tra esseri indomiti: bambini e volpi.
La volpe e il polledrino, Antonio Gramsci, Viola Niccolai – 2014, Topipittori
Il finale è fedele allo spirito di questa storia: non c’è una morale, nemmeno a volerla cercare, se si avesse questo sciocco bisogno; è sospeso, lascia intendere alla possibilità di nuove avventure, nuovi incontri. E anche questo rende questa storia contemporanea e adatta al tono della bravissima illustratrice, Viola Niccolai, che ha saputo cogliere il senso prezioso di questo innesto della modernità sulla tradizione, riuscendo a dialogare alla pari in una conversazione ideale tra Autori. Il tratto è deciso, evocativo il risultato, magico, come il sedile di montagne sarde sul quale si siede e lascia penzolare le gambe il piccolo Antonio, mentre si chiede il perché tanti polledrini non abbiamo orecchie e coda; sognante, come la scatola di latta che s’innalza a stemma, manifesto.
La volpe e il polledrino, Antonio Gramsci, Viola Niccolai – 2014, Topipittori
Un albo profondo, commovente che consiglio di non far mancare nella libreria dei vostri bambini.
Titolo: La volpe e il polledrinoAutore: Antonio Gramsci, Viola Niccolai
Editore: Topipittori
Dati: 2014, 40 pp., 18,00 €