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Una storiaccia

Creato il 12 maggio 2010 da Astonvilla
UNA STORIACCIA
19/12/2006
Lo conobbi in Italia nel 1998,nel periodo invernale lavoravo in una palestra e lui era un cliente,ci conoscemmo e scoprimmo la nostra passione per i viaggi,gli dissi che mi sarebbe piaciuto andare a Cuba e lui con un sorriso mi rispose:"Ma io vivo a Cuba".
Era sui 55/57 anni,siciliano a Torino da una vita,con le mani spesse di chi il pane se lo e' sempre guadagnato.
Aveva,mi pare, una ditta di traslochi,moglie e 2 figli grandi.
4/5 anni prima aveva venduto tutto e si era trasferito a Cuba,prima Varadero(erano gli anni d'oro)poi a Colombia e infine a Tunas.
Visto il suo tenore di vita cubano di quesgli anni sospetto che prima di mollare tutto abbia fatto un colpo qua',con la borsa e' possibile,oppure abbia vinto a qualche riffa.
Cosi' partii per Cuba con lui che mi venne a prendere all'aeroporto con la sua donna di allora e una sua amica che parcheggio' sotto la mia casa de renta insieme alla mia valigia.
All'epoca viveva con questa ingrugnita femmina in una bella casa nella calle a fianco all'Oro Negro.
Aveva uno spendido giardino che curava con amore e con risultati strepitosi.
La donna non mi piaceva,faceva la splendida col grano di lui,io non ero un esperto di Cuba ma di prese per il culo qualcosa sapevo.
Velatamente feci qualche battuta ma non avevo abbastanza confidenza per dire quello che pensavo,e poi alla fine non erano cazzi miei.
A ogni viaggio gli facevo da postino,portavo lettere per i figli e se gli serviva algo dall'Italia mi facevo in quattro per procurarglielo.
Nel 2003 la storia con la trucida fini',ovviamente, con lui che fa le valigie e lascia la casa con tutti i lavori fatti e i mobili comprati...ma Cuba e' cosi'.
Tempo zero e si mette con una artista 22enne e va a vivere a casa di lei in un tugurio immondo a la Vittoria,iniziano a fare gli artisti del vetro e si presentano con successo a varie mostre.
Ogni volta che andavo a Tunas passavo a trovarlo ed era sempre impegnatissimo nel lavoro.
Aveva agghindato con questa lavorazione in vetro 2 camere dell'hotel e poi tutta la sua macchina,sempre nella vana speranza di poter arrotondare una pensione non adeguata,i soldi del passato,pare,fossero finiti.
Nel 2004 lei rimane incinta,lui e' oltre i 60 e gli chiedo se ci ha pensato bene,lui mi risponde che cosi' avra' finalmente la agognata residenza e non sara' piu' costretto a buttar via soldi ogni 2 mesi.
Poi avere un bimbo lo stimola e lo fa sentire bene.
Il bimbo nasce, e cresce mentre cominciano con la donna i primi dissidi sulla sua aducazione e su altre cose.
Lo vedo a inizio 2006,mi saluta a stento,lo trovo invecchiato e oramai cubanizzato,non ha mai voluto frequentare altri italiani residenti ed e' rientrato in Italia di media una volta ogni 15 mese,trasandato,barba lunga,invecchiato male.
Nono c'e' piu' traccia dell'arzillo temba palestrato e sorridente di qualche anno prima,ora c'e' un vecchio stanco e disilluso,stufo di Cuba e delle sue menate e che parla apertamente di andarsene.
Lo rivedo in giro per Tunas a Novembre con delle ragazzette nella sua assurda automobile,e' ancora piu' male in arnese e mi saluta dall'auto senza fermarsi.
Trovo lei sotto i portici davanti alla tienda panamericana mentre porta il bimbo dal medico,mi fa vedere la carta dell'avvocato in cui lui chiede l'affidamento del bimbo,non le da' neppure un pesos cubano per lei o/e sopratutto per il bimbo,lei e' disperata e mi chiede di avvisare i figli di lui,che lei conosce in quanto sono stati a Cuba per conoscere il fratellastro,di come il padre si sta' comportando.
Ovviamente non metto il naso in una faccenda che non mi riguarda.
Una storiaccia.
MILCO

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