Orso, buco!
vince il premio nati per leggere 2014 nella sezione nascere con i libri per la fascia d'età 18-36 mesi, vince inoltre il premio Orbil 2014, istituito e
promosso dalle librerie indipendenti
ragazzi; questa è di per sé una bella notizia ma per me, che il libro
l'ho immaginato, è una notizia davvero sorprendente.
Il mondo dell'editoria per l'infanzia è
un altro pianeta per chi, come me, si laurea in lettere moderne per poi
specializzarsi in antropologia culturale; prima di arrivare a Bologna,
probabilmente, ignoravo che esistesse una branca della letteratura dedicata
all'infanzia, non se ne fa menzione in nessuno dei piani di studio delle
università ad indirizzo letterario che ho frequentato. Bologna è il primo passo, il secondo è stato entrare in Sala Borsa ragazzi e iscrivermi a un corso di formazione per
lettori volontari promosso dal progetto “nati
per leggere“.
Ecco, così scopro la letteratura per l'infanzia ma c'è ancora tanta strada: quello che avviene
dopo è un percorso circoscritto tra i sentieri di libri della biblioteca, un vero
tesoro. Inizio a leggere albi illustrati di ogni provenienza e dimensione, mi
diverto parecchio, poi testi teorici che mi aiutino a capire perché mi diverta così tanto e come divertirmi di più.
Continuo a battere il sentiero e mi iscrivo a un corso di formazione condotto
da Roberto Piumini e Giovanni Caviezel dove vengono illustrate le consonanze
tra musica e narrazione: il passo immediatamente successivo è trovarsi nel posto giusto al momento giusto, ovvero in via Remorsella, sempre a
Bologna, dove incontro un gruppo di musicisti, i Genevieve Quartet e assieme fondiamo c'eraunanota,
associazione culturale che si occupa di promuovere la musica e la letteratura nell'infanzia.
La libreria e casa
editrice Giannino Stoppani ci offre la possibilità di esordire con uno spettacolo in
memoria di Gianni Rodari. A questo primo allestimento teatrale ne seguiranno
molti altri presso biblioteche, festival specializzati e teatri, spesso in compagnia di Alessandro Sanna, con il quale lavoriamo all'allestimento musicale di alcuni
suoi testi. Nel 2013 il collettivo contribuisce al progetto Radici, promosso ed
edito dalla casa editrice Cosimo Panini in memoria del terremoto in Emilia. Io
continuo a seguire il sentiero, frequento corsi di formazione sulla letteratura
per l'infanzia, condotti fra gli
altri da Antonio Faeti e corsi di teatro sulla modulazione vocale. Nel 2010
Alessandro Sanna mi mette in contatto con Silvia Borando, della quale l'illustratore stima molto il
lavoro di autrice e illustratrice; io propongo la bozza dell'albo in formato
cartaceo, molto diversa dalla versione attuale.
Orso, buco! nasce quindi da questo incontro e dalla maestria di
Silvia Borando e di Lorenzo Clerici e dalla grande carica innovativa della casa
editrice minibombo con la quale ho lavorato per due anni alla
realizzazione definitiva del progetto. Attraverso questo lungo cammino, vitale è risultato il contributo del piccolo pubblico di bambini ai quali ho narrato storie
ed ho avuto il privilegio di scoprire
che senza l'apporto del loro entusiasmo non riusciremo mai a sapere se il
nostro lavoro è ben fatto.
Eppure la strada è ancora molto, molto lunga e con diversi buchi dentro cui cadere...
Magazine Cultura
Orso, buco!
vince il premio nati per leggere 2014 nella sezione nascere con i libri per la fascia d'età 18-36 mesi, vince inoltre il premio Orbil 2014, istituito e
promosso dalle librerie indipendenti
ragazzi; questa è di per sé una bella notizia ma per me, che il libro
l'ho immaginato, è una notizia davvero sorprendente.
Il mondo dell'editoria per l'infanzia è
un altro pianeta per chi, come me, si laurea in lettere moderne per poi
specializzarsi in antropologia culturale; prima di arrivare a Bologna,
probabilmente, ignoravo che esistesse una branca della letteratura dedicata
all'infanzia, non se ne fa menzione in nessuno dei piani di studio delle
università ad indirizzo letterario che ho frequentato. Bologna è il primo passo, il secondo è stato entrare in Sala Borsa ragazzi e iscrivermi a un corso di formazione per
lettori volontari promosso dal progetto “nati
per leggere“.
Ecco, così scopro la letteratura per l'infanzia ma c'è ancora tanta strada: quello che avviene
dopo è un percorso circoscritto tra i sentieri di libri della biblioteca, un vero
tesoro. Inizio a leggere albi illustrati di ogni provenienza e dimensione, mi
diverto parecchio, poi testi teorici che mi aiutino a capire perché mi diverta così tanto e come divertirmi di più.
Continuo a battere il sentiero e mi iscrivo a un corso di formazione condotto
da Roberto Piumini e Giovanni Caviezel dove vengono illustrate le consonanze
tra musica e narrazione: il passo immediatamente successivo è trovarsi nel posto giusto al momento giusto, ovvero in via Remorsella, sempre a
Bologna, dove incontro un gruppo di musicisti, i Genevieve Quartet e assieme fondiamo c'eraunanota,
associazione culturale che si occupa di promuovere la musica e la letteratura nell'infanzia.
La libreria e casa
editrice Giannino Stoppani ci offre la possibilità di esordire con uno spettacolo in
memoria di Gianni Rodari. A questo primo allestimento teatrale ne seguiranno
molti altri presso biblioteche, festival specializzati e teatri, spesso in compagnia di Alessandro Sanna, con il quale lavoriamo all'allestimento musicale di alcuni
suoi testi. Nel 2013 il collettivo contribuisce al progetto Radici, promosso ed
edito dalla casa editrice Cosimo Panini in memoria del terremoto in Emilia. Io
continuo a seguire il sentiero, frequento corsi di formazione sulla letteratura
per l'infanzia, condotti fra gli
altri da Antonio Faeti e corsi di teatro sulla modulazione vocale. Nel 2010
Alessandro Sanna mi mette in contatto con Silvia Borando, della quale l'illustratore stima molto il
lavoro di autrice e illustratrice; io propongo la bozza dell'albo in formato
cartaceo, molto diversa dalla versione attuale.
Orso, buco! nasce quindi da questo incontro e dalla maestria di
Silvia Borando e di Lorenzo Clerici e dalla grande carica innovativa della casa
editrice minibombo con la quale ho lavorato per due anni alla
realizzazione definitiva del progetto. Attraverso questo lungo cammino, vitale è risultato il contributo del piccolo pubblico di bambini ai quali ho narrato storie
ed ho avuto il privilegio di scoprire
che senza l'apporto del loro entusiasmo non riusciremo mai a sapere se il
nostro lavoro è ben fatto.
Eppure la strada è ancora molto, molto lunga e con diversi buchi dentro cui cadere...
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