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Una torta vintage - Torta ai pistacchi

Da Piccolina
di Miriam
L'Enciclopedia Internazionale della Cucina Curcio, quella che si comprava in fascicoli (prima edizione 1976, pag. 3475), insieme al Manuale di Nonna Papera, fu la fonte primaria di studio culinario da parte della scrivente, all'epoca felice novenne. Le foto erano bellissime, i piatti curiosi e grazie all'impronta internazionale, imparai anche che esisteva la paella spagnola, moussakà greca, i petit fours francesi ecc.
Certo è che col senno di poi certe ricette hanno dell'assurdo nella loro realizzazione (tipo cuocere una torta a 250 gradi) oppure negli ingredienti (margarina come se piovesse): ma il fascino della Enciclopedia resta intatto. Quindi passiamo senza indugi alla illustrazione della torta già nella sua ricetta originale in corsivo e le modifiche apportate nonché le mie osservazioni, in stampatello.
Il commento per questa torta era: delicata sia nella pasta ricchissima di burro, sia nel ripieno a base di albumi montati, pistacchi, mandorle e profumo d'acqua di rose, alla fine si arricchisce ancora di una copertura alle nocciole e pistacchi
Una torta vintage - Torta ai pistacchi


La torta è davvero buona con un buon sapore di pistacchio.
Per la pasta:
360 gr. di farina (400 gr. di farina)
160 gr. di zucchero ( 150 gr. di zucchero)
una buona presa di sale
2 uova (2 tuorli)
240 gr. di burro o margarina (200 gr. burro)
farina per stendere

Fate sulla farina posta in una spianatoia un incavo nel mezzo e mettetevi dentro lo zucchero, il sale e le uova. Distribuitevi attorno il burro o la margarina a fiocchetti e impastate tutto velocemente con le mani tutti gli ingredienti formando una palla che lasciate riposare per mezz'ora nel frigo.
Stendete sulla spianatoia la farina e ricavate una sfoglia sottilissima con la quale rivestirete due stampi per torte di diametro 24 con attorno un bordo di due cm. Cuocete gli strati di pasta per 15 minuti a 240 gradi.
Io non ho proceduto manualmente ma ho semplicemente preparato la frolla con la planetaria. Ho seguito il tempo di riposo per due ore e  poi ho preparato due sfoglie di frolla con una delle quali ho foderato una teglia per crostata dal diametro di 20 cm e ho mantenuto il bordo di tre circa. L'altra sfoglia al momento la lasciamo in frigo e ho proceduto con il ripieno
Per il ripieno
125 gr. di pistacchi  (150 gr. di pistacchi)
125 gr. di mandorle (150 gr. di mandorle)
4 albumi (2 albumi)
200 gr. di zucchero (100 gr.)
la buccia grattugiata di mezzo limone (omessa)
due cucchiai di acqua di rose oppure un cucchiaio di rum (un cucchiaio di rosolio alle rose)
Macinare o frullare i pistacchi pelati. Montare le chiare a neve e aggiungere gradatamente tutti gli ingredienti mescolando accuratamente. Spalmare il composto su uno strato di pasta già cotto e ricopritelo con l'altro disco. Infornare a 200 gradi e cuocere a questa temperatura per altri 15 minuti.
Ho preparato il ripieno come descritto ma qui ho portato la variazione di preparazione più importante.
Tutto questo procedimento mi sembrava complesso e allora ho versato sulla teglia foderata di frolla il ripieno ed ho poi ricoperto con l'altra sfoglia (che ho in parte ritagliato con lo stampo a cuore) il ripieno, rifinendone e sigillandone i bordi.
Poi ho messo in forno caldo a 180 gradi ed ho cotto la torta per 40 minuti.
Per decorare
150 gr. di copertura di nocciole (ho usato la crema gianduia Venchi all'olio d'oliva, ma si può optare per la più nota Nutella, o La Crema Novi e così via..)
pistacchi (pistacchi ed altre decorazioni)
Una volta raffreddata spalmare la superficie della torta con la crema di nocciole e decorare a piacere (e qui nessuna variazione). Servirla con una cucchiaiata di crema alla nocciola
Abbiamo usato per servirla un piatto con disegni anni '70
Una torta vintage - Torta ai pistacchi

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