Magazine Società

Una tribu' ed un ballo inarrestabile, citando jovanotti

Creato il 26 giugno 2011 da Alessandro @AleTrasforini

"E te lo dico in faccia ciò che penso di te quello che penso di chi pensa solamente per sè e pensa che col grano puoi comprare la gente cambiargli il pensiero ed annullare la mente la mia generazione forse è senza ideali magari senza palle con gli istinti animali cresciuti a sentire i discorsi dei padri barricati dietro muri in questo mondo di ladri e hanno come idoli denaro e padroni che valutano l'uomo in base a "quanti milioni" milioni di cazzate, miliardi di miliardi e noi saremo scemi ma non siamo bugiardi. Non c'è problema perchè sotto i miei piedi il pavimento trema e non è un terremoto, non è un'epidemia neanche una bufera neanche una carestia è una tribù che balla oho E cerca una ragione perchè ci sia una terra e ci sia una nazione formata dai ragazzi e dalla gente di credo, di colore e di cultura differente perchè è l'unica strada ed è l'unica certezza perchè nei nostri cuori finisca l'amarezza. E' una tribù che balla oho è una tribù che balla oho  [...] al ritmo di un tamburo che picchia nella mente a chi si sente sicuro rinchiuso in un castello fatto di pregiudizi confuso nel discernere la virtù dai vizi la musica è uno sparo, impedisce di parlare ti obbliga a pensare a quello che dovrai dire nel momento in cui sul piatto finirà questa canzone sarai un uomo pronto per la rivoluzione senza nessuna bomba, ma con tanto rumore la musica finisce, ma rimane l'amore. E' una tribù che balla oho è una tribù che balla oho [...] e la pace sia con voi la carica ti scarica più forte che puoi l'energia del sole per quanto ce ne resta che muove le tue gambe e accende la tua testa riempi la riserva e vai a manetta e quando il tuo sudore bagnerà la tua maglietta ricordati che tu sei unico al mondo e non esiste primo e non esiste secondo esiste una tribù, esistono i fratelli che più sono diversi e più sono fratelli ognuno ha la sua storia e le sue tradizioni ognuno il suo colore e le sue religioni ma il battito del cuore è lo stesso per tutti la musica, la musica fa muovere tutti ma il battito del cuore è per tutti lo stesso la musica, la musica il resto nel cesso."
Correva l'ormai lontano 1991, ma ancora oggi qualche presentimento di indignazione potrebbe essere opportuno coglierlo. Indignarsi per ricostruire un mondo, indignarsi per comporre una nuova danza con la quale abbracciare tutti i protagonisti del futuro vicino e lontano. Con la voce immediata e sradicata tipica del rap, il primo Jovanotti confermava la necessità di prestare ascolto estremo alle nuove generazioni.  Le nuove generazioni potranno anche essere ignoranti, timide od inesperte. Potranno esserci muri divisori apparentemente immensi tra loro: tradizioni, storia e religioni differenti hanno spesso contribuito a rendere invalicabili ed insuperabili gli argini di differenza che rimangono tra le persone. Diversamente dalle precedenti vite ormai invecchiate, le nuove generazioni hanno in loro quella forma di amore collettivo e svincolato da compromessi che è essenziale per riabilitare il futuro del mondo.  Se la tribù balla all'unisono, non c'è più speranza per i faccendieri e per i mestieranti del pianeta Terra.  Basta un'unica musica capace solo di produrre amore e di fare tremare pavimenti.  Tutto il resto, se inutilizzabile, può benissimo essere buttato.  Con un bel pò di Sole nella testa capace di innescare atmosfere esplosive per il futuro che ci attende.
UNA TRIBU' ED UN BALLO INARRESTABILE, CITANDO JOVANOTTI


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine