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UNA VACANZA BESTIALE (1980) di Carlo Vanzina

Creato il 28 febbraio 2010 da Close2me

Una vacanza bestialeSecondo titolo che conferma il sodalizio (riuscito, anche se il pubblico del tempo non apprezzò poi molto) tra il gruppo cabarettistico de “I gatti di vicolo Miracoli” e Carlo Vanzina.
Il tema questa volta si fa meno autobiografico e più prossimo alle corde del regista romano: un road-movie scalcinato anarchico e cialtrone, infarcito di personaggi assurdi e gag dal sapore surreale (che non lambiscono nemmeno lontanamente i territori beceri dei futuri cinepanettoni).
“Un gruppo di amici decide di andare in vacanza, e si servono di un’agenzia, la Via col vento tours, per organizzarla. Quest’ultima promette loro una vacanza da sogni ed assoluto divertimento e relax. Ma ben presto si renderanno conto che non è così, fregando soldi ai clienti creduloni, ma soprattutto facendoli ritrovare nei guai. La meta del viaggio è il medio oriente a Taraq, ma una volta che i turisti giungono lì, si accorgono che anche la guida turistica nonché loro accompagnatore è degno dell’agenzia per cui lavora. Essendo senza la minima assistenza e soprattutto senza soldi, i turisti sono costretti a fuggire dall’albergo e continuare in ogni modo la vacanza”
Davvero interessante, in periodo di remake ed inutili sequel comici, riscoprire opere povere ma riuscite come Una vacanza bestiale. La popolarità modaiola dei viaggi esotici diviene pretesto liberatorio per la talentuosa comicità – mai davvero valorizzata – dei comici veronesi, cui il grande Vanzina affianca i volti noti del cabaret e del cinema comico Italiano: Diego Abatantuono (alla massimo della celebrità), Teo Teocoli (il personaggio del marocchino, che ripresenterà in Si ringrazia la regione Puglia per averci fornito i milanesi di Mariano Laurenti) e soprattutto gli storici caratteristi Renzo Rinaldi, Sandro Ghiani, Nello Pazzafini, Ennio Antonelli e la romana doc Franca Scagnetti.
Una sequela illogica e divertente di situazioni paradossali, talvolta purtroppo di matrice televisiva, che ben manifestano le potenzialità farsesche dei quattro giovani comici, i quali conosceranno proprio dopo il film una progressiva separazione artistica (il primo a tirarsi fuori fu Jerry Calà).
Di culto la sequenza della partenza sul disastrato volo charter che vanta, al posto delle consuete poltrone, semplici sdraio da spiaggia: una delle tante idee esilaranti ricuperate, solo pochi anni dopo, nel secondo episodio del film Pappa e Ciccia per la regia di Neri Parenti.


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