Una visita a Don Otavio

Una visita a Don Otavio di Sybille Bedford viene definito da più parti come uno dei libri di viaggio più affascinanti mai scritto e forse per questo (facendomi, chissà, proprio condizionare da una frase fatta) l’ho letto.
Sybille Bedford è nata in Germania e ha trascorso gran parte della sua vita in Europa, ma ha scelto di scrivere in inglese diventando una delle più originali stiliste del ventesimo secolo. Vive attualmente da centenaria (è nata nel 1911) a Londra.
E’ probabilmente più nota come scrittrice di narrativa, ma ha anche scritto la biografia autorizzata del suo amico e mentore, Aldous Huxley, che Stephen Spender descrive come “un capolavoro della biografia”.
E’ forse la meno conosciuta di quella generazione di scrittrici divertenti e intelligenti venute alla ribalta intorno al 1950 in Gran Bretagna (le altre erano Nancy Mitford, Barbara Pym, Iris Murdoch e Muriel Spark).
Prima di tornare al vecchio mondo dopo la seconda guerra mondiale, Sybille Bedford decide di vedere qualcosa di più del nuovo. Parte così per il Messico e scrive quello che Bruce Chatwin definì il miglior libro di viaggio del Novecento, “un libro delle meraviglie, da leggere ancora, ancora e ancora”.
Sybille Bedford è un’osservatrice acuta del mondo intorno a lei e scrive in modo estremamente piacevole, spesso esilarante, a volte lirico e sorprendentemente pertinente.
Una visita a Don Otavio è un libro educativo e divertente e dimostra come lo spirito con cui si affronta il viaggio sia assolutamente imprescindibile.