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Una visita veloce a West Village e Dumbo

Creato il 29 dicembre 2014 da Dfalcicchio

West Village Dumbo

New York City

Viaggiare per turismo, in questa crisi infinita, è sempre più difficile, ma noi di FlipMagazine vogliamo lo stesso proporre una breve capatina in una delle città più interessanti del mondo NYC, proponendo un itinerario un po’ diverso, suggestivo e soprattutto rapido, bastano tre/quattro giorni.

Arriviamo a New York, sempre stimolante, una città che anticipa tutte le tendenze e le mode, dove ci si va per essere sempre aggiornati e al passo con i tempi, su tutto. Una città da girare a piedi, sempre, evitando i mezzi pubblici per arrivare a sera, dopo aver percorso dai 5 ai 15 km ai giorno, stanchi e per farsi una veloce dormita, per poi partire il giorno dopo. Star fermi a New York è un delitto.

Questa volta ci concentriamo su due zone: West Village e Dumbo, zone sempre più interessanti e meno battute di altre parti della città.

A West Village si va per vedere le vetrine, c’è tanto vintage, numerosi designer, si trovano vestiti originali per uomo e donna, Robert Marc per occhiali assai originali, c’èanche  il clou di Marc Jacobs.  Per fare una pausa, consigliamo un indirizzo che piace molto  ai newyorchesi, Le Pain Quotidienne, dove un gustoso muffin non si nega a nessuno. Ma c’è anche il divertente e coinvolgente Cafè Cluny,  dove si può mangiare in velocità, ma anche fare un pasto più tranquillo alla francese. Ci si perde facilmente tra negozi e negozietti, in certi angoli sembra che tutto sia fermo alla fine dell’Ottocento. Se poi si riesce ad arrivare, passando per Nolita, a nord di Little Italy, su Prince ed Elizabeth Street  vedrete ancora tanti piccoli negozi di cappelli, borse, accessori più vari e svariati. La serata può terminare in ottimo modo al Joe’s Pub, un locale storico dove, per esempio, esordì nel suo tour statunitense Amy Winehouse e dove per anni si è esibito al clarinetto il regista Woody Allen. Nel giorno successivo il tempo va dedicato alla Brooklyn in continua evoluzione e in particolare a Dumbo, acronimo di Down Under the Manhattan Bridge Overpass , una zona nata nel 1890, come distretto industriale e diventato poi un piacevole luogo residenziale per artisti, giovani, intellettuali. E’ meglio arrivarci dopo aver fatto una bella camminata sul ponte di Brooklyn, verso il tramonto è il momento ideale. NYC diventa romantica, come certi film d’amore eterno del cinema di Hollywood. Si sogna e si sta bene. La serata può finire da Wallse all’11th Street dove non è impossibile imbattersi in Willem Defoe, Robert De Niro, Julian Moore e Yoko Ono.

Mauro Pecchenino


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