Magazine Cultura
Calvin, Beth e Conrad, appartengono alla high-middle class americana e non sembrano temere il futuro. In realtà, su questa famiglia pesa di più il passato, che li sottrae a un confronto diretto con la realtà: la morte di Buck, Buck il figlio bello e amabile, separa padre, madre e figlio minore dal loro contesto, li pone in disparte.
Calvin (Donald Sutherland) è un padre affettuosissimo, premuroso e passionale, preoccupato per quel giovane figlio, Conrad (Timothy Hutton), che ha tentato seriamente il suicidio per sanare i suoi sensi di colpa per la morte del fratello. Di contro, Beth (Mary Tyler Moore) sembra essersi estraniata dai suoi sentimenti e dalla sua sofferenza, in cerca di una vita che sia quanto più possibile normale, ordinaria, aliena dalla sofferenza del presente e del passato.
Ma non si può sfuggire al proprio dolore. Lo sa bene Conrad, che prova a sanare la distanza tra sé e il fratello morto, addentrandosi nel suo dolore, dopo aver tentato di farlo sgorgare col sangue dalle vene del polso. Conrad, il bel nuotatore che lascia la squadra e i cattivi risultati nei tempi, per incontrare uno psichiatra (Judd Hirsch) e provare a definire cosa ci sia di normale, di ordinario nella sua vita e nei suoi sensi di colpa. E lo sa Calvin, che si tortura su un episodio al funerale di Buck.
Beth, la madre, sembra l'unica a non saperlo: non manca d'affetto, manca di quel trasporto che Conrad chiede con forza e che il marito non basta a supplire. Il rapporto tra padre e figlio, il più sano possibile, date le circostanze e le persone coinvolte, è totalmente sbilanciato a favore di quest'ultimo e Beth lo nota bene: in un circolo vizioso di delusioni e carenze affettive, la donna manifesta un bisogno a tratti disperato della presenza di Calvin.
Padre, madre e figlio s'inseguono e rifuggono l'uno dall'altro, incapaci di padroneggiare ciò che loro accade. Non difetta in loro il dialogo, ma ne manca una prospettiva, uno sguardo al di là delle preoccupazioni che il confronto reciproco comporta. Conrad, il sensibilissimo Conny, incontra e sembra anche amare una ragazza, ma soffre di un'impossibilità a mettere insieme i pezzi di un sentimento: così, tra i due, sovrabbondano marche connettive del discorso, ma senza un reale seguito: quasi un'attesa che l'altro faccia il primo passo, il passo più importante in quel delicato momento che è l'incontro con l'altro.
Eccellenti il senso della misura e il garbo in questo toccante film di Redford del 1980, vincitore di quattro premi oscar (film, regia, sceneggiatura, Timothy Hutton, quale attore non protagonista). Ma Calvin, Beth e Conrad raccontano valori universali del mondo occidentale moderno e, se li guardi nel volto, sono tutt'altro che comuni. Portano, ciascuno, il peso del proprio mondo, schiacciati sullo sfondo da ignote forze centrifughe.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Addio al Poeta Renato Pigliacampo, confidente del Silenzio
Dopo lunghi mesi di coma ci ha lasciati oggi 29-06-2015 il professore Renato Pigliacampo, poeta e scrittore, saggista e docente all’università degli Studi di... Leggere il seguito
Da Lorenzo127
CULTURA, LIBRI -
Master Blaster al Fantafestival
La camera delle bestemmie, colonna sonora : Freaks in uniform delle Horropops.La mia vita è caotica, chi mi conosce lo sa benissimo. Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Le vergini suicide
di Jeffrey EugenidesTitolo: Le vergini suicide Titolo originale: The Virgin Suicides Autore: Jeffrey Eugenides (Wikipedia) Nazione: USA Anno prima pubblicazione... Leggere il seguito
Da Phoebes
CULTURA, LIBRI -
Lessico famigliare (Ginzburg)
Natalia Ginzburg è una delle tante voci del panorama letterario italiano che vengono quasi ignorate nella trattazione scolastica che, ovviamente, ha parecchi... Leggere il seguito
Da Athenae Noctua
CULTURA -
“La ferocia” – Nicola Lagioia
Dopo Occidente per principianti e Riportando tutto a casa, Nicola Lagioia torna a raccontare una Puglia lontana dai clichè, scegliendo atmosfere livide e toni d... Leggere il seguito
Da Temperamente
CULTURA -
Cosa sta succedendo in Grecia
È da molto tempo che non mi impegno a scrivere su questo blog. Un’po perchè essendo uno studente universitario talvolta il tempo scarseggia, un po'( un bel... Leggere il seguito
Da Hodyjean
CULTURA