La serie è partita un paio di mesi fa falciando di netto un paio tra i personaggi principali della prima stagione, che vengono uccisi in modi così imbecilli che veramente sono rimasto senza parole. Al loro posto compaiono altri due o tre nuove facce…che fino a prima non si erano mai viste, ma siamo comunque sotto una cavolo di cupola dalla quale non si può (il più delle volte) entrare o uscire. La serie è poi continuata con colpi di scena privi di qualsiasi logica, come il tunnel nell’armadietto o il fatto che Barbie (che ricordiamo essere un uomo) e la nuova arrivata – o resuscitata – Melanie siano fratello e sorella. Sono convinto che prima o poi la serie ci spiegherà tutto ciò che è successo attorno alla cupola, il problema sta nel numero di domande che stanno iniziando a formarsi. Solitamente, infatti, una serie tv di questo genere crea delle domande e a fine stagione dona qualche risposta (non tutte) e nello stesso momento ne crea altre, dando così vita a una catena infinita che alla fine si risolve con la conclusione del tutto e la maxi spiegazione. Accumulare domande, però, non è mai un bene, perché – Fringe insegna – che a volte puoi perdertene qualcuna per strada e dover ricorrere a una sorta di reboot dell’universo per correggere il tiro.
Da sempre una delle cose più fighe accadute nella serie, che infatti fanno vedere sempre nel recap iniziale!
Ammetto comunque che questa seconda stagione è stata molto meglio della prima. Più pathos, più azione, più concretezza. Quando tre persone sono riuscite addirittura a uscire dalla Cupola, per poi rientrarvi, la cosa mi ha ricordato molto le dinamiche di Lost e credo che questo Under the dome non faccia altro che cercare qualcosa di molto simile alla bella serie di ormai 10 anni fa. La cosa che più mi diverte, però, è che in tutto questo creare domande, fare cliffhanger assurdi negli ultimi cinque minuti della stagione, mettere e togliere persone…la CBS non ha ancora deciso se rinnovare o meno la serie per una terza stagione. Il che significa che se vi siete chiesti cosa ci facesse Melanie (bagnata per di più) dietro quel muro o cosa ci sia effettivamente in fondo a quella luce, questa domanda potrebbe rimanere senza risposta…a meno che non decidiate di comprarvi il libro di Stephen King e dargli una letta.