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understatement piemontese

Creato il 08 agosto 2010 da Eratostene
Ottimo prologo quello di ieri sera nel Chiostro di S. Martino: Camillo Olivetti. Alle radici di un sogno, scritto da Laura Curino e Gabriele Vacis. Articolato in epilogo, prima parte, seconda parte e prologo (in questo ordine) la Curino racconta in un divertente e divertito (bollito) misto di voci, personaggi e situazioni la saga familiare dell'irrequieto e geniale fondatore della Olivetti, in una sapiente mescolanza di spettacolo e educazione (con anche il momento di interrogazione al pubblico sui nomi degli inventori, come fece anche Paolini in Io e Margaret Thatcher. Concentrato di piemontesità e di idee di sinistra, o meglio di incivilimento e progresso sociale (teatro come lavoro, lavoro come parte integrante e indispensabile della vita di un uomo, puché sia a sua misura e non causa di alienazione). Sono ricordi di viaggi in America, di educazione laica dei figli (il fienile-chiesa, l'edicazione casalinga), di una mente irrequieta e tesa ad accompagnare l'umanità nel progresso materiale e spirituale, frutto di un'educazione 'femminile', priva di una minacciosa figura paterna, come ben si ricorda nel finale di questo spettacolo accuratissimo specialmente sotto il profilo storico. E la ricetta del bollito misto (accompagnato dal bagnetto) è da antologia!

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