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Undicesima Fase.

Da Johnbrunosaid

"TOC,TOC..TOC,TOC” – grido – “Eccomi qua, sono al vostro servizio"

A:"Al servizio di chi?"
"Dell'uomo più importante della città"
B:"Ma chi è lei...Non esiste un uomo così importante qui"
C:"Forse è Lei l'uomo più importante della città..ahahahahah"
"Io?"
C:"Sì, lei"
"Vi sbagliate, non ho mai superato le Ande con queste gambe"
A:"Non ha mai superato le Ande?"
B:"Perchè mai le Ande?"
"Le Ande sono lontane, impervie e senza forma"
B:"Mi risultano che abbiano una forma!"
"No, non l'hanno"
A:"Io le vidi...creste alte e nevose"
"Non può averle viste..sono troppo grandi, immense"
A:“Per dio, portate il libro delle mie foto"

“Eh no, non ci casco...le foto son menzognere. Si possono modificare!”

A:“Per dio, prenotatemi due posti in aereo…uno per me e uno per questo scellerato…meta la vetta più alta del sud america”
"Ah no, non potrei mai seguirla. Soffro di vertigini..ooohhhhh..uuhhhh...ohhh...tenetemi altrimenti svengo"
C:"Ma chi l'ha fatta entrare?"
"La porta!"
B:"La smetta! Buttate fuori questo cialtrone!"
"Non sono un cialtrone ma un uomo avveduto"
A:"E scaltro quanto una faina...povero idiota!"
"La faina? L'ha vista anche lei? Si insinua ovunque....non le dia ascolto..è mendace...sshhhhh, potrebbe ascoltarci"
B:"Fuori!!!"
"Che caratteraccio! Vado! Ehm… non vedo più la porta, posso usare la finestra...volo, lo sa?"
C:"Ma se soffre di vertigini come fa a volare?"
"Ah, è vero....basta non guardare in giù,no? Lei che dice?"
B:"Gettatelo fuori dalla finestra! Presto..merita solo di morire.."
"A che piano siamo?"
C:"Quinto"
B:"Ma che dice, siamo al terzo"
A:"No, più in alto..almeno al nono"
B:"...si sta sbagliando"
A:"Non mi sbaglio mai"
B:"Mi perdoni , non volevo offenderla"
C:"Calma Signori, è che non ci facciamo più caso...entriamo nel palazzo e ci troviamo qui, in questa stanza.."
"Allora siete degli automi...non siete umani"
B:"Certo che siamo umani, che diamine dice!"
"No, sa..alcune volte me lo chiedo pure io se lo sono"
B:"Lei è troppo imperfetto per essere un automa...è molto, troppo umano!"
"Che bel complimento..la ringrazio di cuore"
B:"Basta! Se ne vada, subito!"
"Non trovo neppure la finestra...cerco la porta, è meglio"
B:"Ma come..la finestra è...è....dove sono le finestre?"
C:"Non si ricorda, mi ha detto di murarle per rendere tutto più segreto"
B:"SMURIAMOLE!!!"
C:"Ci vuole un lavoratore, un addetto al lavoro. Io non posso rovinarmi le mani, domani ho un appuntamento galante"
"Ohhh,davvero...chi è il fortunato?"
C:"Un così bell'uomo...non tanto alto ma con certi muscoli..ihihihihih"
"In bocca al lupo...ma non esageri al primo appuntamento...solo un bacio..piccolo"
C:"Sì, sì...altrimenti la passione finisce subito"

"Quante ne sa lei..quante ne sa...Io, ahimé, non cerco più l’amore. Non so gestirlo, non so come prenderlo. Sicuramente mai dalla parte giusta, sempre capovolto. Così inizio con il perdere tutti i pezzi che lo compongono e mi chino per raccoglierli ma..” – sospiro – “ per poterlo fare devo riporre l’amore da qualche parte e finisce sempre che o me lo prendono o vola via. Nelle mani non mi rimangono che due o tre pezzi, quelli raccolti. Li custodisco in tasca ma si sa, i pantaloni vanno in lavatrice…la centrifuga…addio. Fortunatamente mi rimane la memoria del cuore, quella non stinge e non patisce il calcare!”

C:“Bel problema il calcare!”

“Signori vi ho annoiato a sufficienza. Non trovando ne porta ne finestre uscirei dal camino. Non ospitate cicogne, vero?”

C:“Non penso…”

“Bene, grazie per avermi accolto nel vostro illuminato e…eeee… ed esclusivo….mmmmhhh….beh, à la prochaine!!!”

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