Le frasi scritte in rosso sono estrapolate da un mio vecchio diario cartaceo, tenuto negli anni piu' bui della mia bulimia, quando ancora non sapevo nemmeno cosa fosse un blog.
Quelle in blu rispecchiano invece la mia attuale realta'.
Vorrei essere importante per qualcuno.
Sono importante per Luca, e per tante altre persone per le quali importante lo sono sempre stata, ma la bulimia, che spegne tutti i sensi, mi impediva di rendermene conto.
Da quando ho aperto gli occhi, le orecchie e il cuore, ho scoperto tante verita' nascoste.
Vorrei che qualcuno avesse bisogno di me tanto da chiamarmi o scrivermi solo per dirmelo.
Ho il telefono pieno degli sms che mi invia Luca quando fa i turni di notte per dirmi che gli manco, insieme a quelli della Vale che non si stanca mai di farmi presente quanto io sia preziosa.
Vorrei che qualcuno sentisse la mia mancanza, vorrei sentirglielo dire...
E' la prima frase che mi rivolgono quando rientro al lavoro dopo un periodo di assenza: ci sei mancata.
Che poi è una frase piu' strettamente legata al lavoro in sè che ad un rapporto affettivo, ma mi fa capire quanto la mia presenza sia importante.
Vorrei essere contenta di me, vorrei guardarmi allo specchio e sorridere.
Non succede proprio tutti i giorni, ma capita spesso.
E piu' sono contenta di me a livello personale, piu' mi vedo bene anche fisicamente.
Vorrei camminare per i corridoi a testa alta, seguita dagli sguardi degli altri.
Oggi me lo posso permettere di camminare a testa alta, e non perche' abbia la forma fisica invidiabile che in passato sognavo, ma perche' sono fiera di me stessa per la persona migliore che sono diventata.
Gli sguardi d'approvazione fanno sempre piacere; posso rimanerci male quando mancano, ma non condizionano piu' la mia vita come ai tempi in cui ne ero dipendente.
Vorrei camminare per le strade e non sentirmi sempre a disagio, vorrei essere a mio agio con gli altri ed incantarli con un solo sguardo.
Durante l'estate mi sono imposta di non indossare mai pantaloni lunghi.
Sopra i 25 gradi gambe scoperte sempre, anche quando me le vedevo indecenti.
A volte torna utile fare dei patti con noi stessi.
L'estate intanto è finita, e adesso che è arrivato il momento di tirare fuori i soliti jeans, quasi quasi mi dispiace.
La mia timidezza mi impedira' sempre di essere a mio agio subito con chiunque.
Ma se la gente ha davvero voglia di conoscermi, il bello che c'è in me lo scopre con il tempo.
Vorrei essere abbracciata con amore, vorrei che qualcuno mi dicesse quanto bella sia la sua vita da quando mi ha incontrata.
Luca non mi fa mancare abbracci e coccole, magari con le parole si slancia un po' meno, ma quanto è felice di stare con me lo dimostra con i fatti, e alla fine quelli contano.
Vorrei essere da un'altra parte, nel corpo di qualcun altro, vorrei non sentire sempre questo senso di inadeguatezza, in ogni cosa che faccio o dico.
Va benissimo dove sto, che tanto posso scappare anche dall'altra parte del mondo, ma i miei problemi mi seguiranno sempre come un'ombra.
I corpi altrui mi limito ad osservarli.
Se sono scheletrici, mi fanno compassione.
Se sono magri ma scolpiti, mi invogliano ad essere meno pigra con l'attivita' fisica, e spesso mi chiedo quanta fatica ci sia dietro a tanta bellezza.
Se sono piu' in carne di me, mi lascio contagiare dalla positivita' di chi esibisce centimetri di pelle senza farsi tutte le paranoie che mi faccio io.
Non sono sempre convinta che cio' che faccio o dico sia il giusto al momento giusto, ma mi butto consapevole dei rischi che corro, piuttosto che trattenermi per paura di sbagliare: il solo fatto di sapere che ho avuto il coraggio di osare migliora la mia vita a prescindere dall'esito delle mie azioni.
Vorrei poter parlare senza passare poi ore a chiedermi se non avessi potuto dire altro, qualcosa di migliore.
Non ho tutta la sicurezza che vorrei, ma sono piu' ottimista, e questo mi porta a convincermi che ci sara' senz'altro una nuova occasione per potermi rifare.
Vorrei potermi svegliare la mattina sorridendo solo perche' è iniziata un'altra giornata, vorrei andare a dormire sorridendo per la giornata appena trascorsa.
Confesso: quando la sveglia suona alle 6:00, piu' che di sorridere mi viene l'impulso di smadonnare, ma poi davanti ad una colazione ricca, gustosa e sana, il sorriso arriva per forza :)
La sera è un po' dura addormentarmi con il sorriso se ho avuto una giornata difficile, ma come disse Rossella O'Hara: domani è un altro giorno.
Quasi sempre migliore, aggiungo io.
Vorrei stare sul letto ad ascoltare musica allegra e non solo a fissare il soffitto pensando a quello che non va.
Se qualcosa non va, invece di rimuginarci sopra, lo scrivo qui sul blog, che a volte vedere nero su bianco come stanno le cose mi aiuta a fare il punto, e qualche volta anche a ridimensionare la portata degli eventi.
L'ultima volta è capitato quando ho avuto quella brutta crisi d'ansia prima di riprendere il lavoro dopo tanti giorni d'assenza.
Se scrivo meno spesso quello che non va, è solo perche' parlandone a voce alta con chi mi vuole bene, poi sento meno la necessita' di dare voce a quei pensieri anche qui.
La musica è una delle mie medicine preferite, ma ascoltarla sul letto durante il giorno è un'utopia, casomai lo faccio di notte quando Luca è fuori al lavoro, così mi concilia il sonno.
E poi ho procurato uno stereo nel nuovo settore in cui lavoro, posizionato nella postazione infermieristica, e tenuto a volume adeguato.
E' una marcia in piu'.
Vorrei uscire da questo stato di perenne insoddisfazione, frustrazione.
Ho smesso di piangermi addosso, e mi sono ripresa la mia vita.
Tra la prima frase e la seconda, in mezzo c'è passato un oceano di fatica, lacrime, panico.
Non ho nessun rimpianto.
Vorrei sapere cosa non va...vorrei poterlo cambiare per poter stare meglio.
Le cose che non vanno le ho sempre avute chiare lì davanti al mio naso, ma faceva comodo non vederle per rimanere rintanata nel mio guscio e trovare ogni scusa plausibile per non cambiare, e di conseguenza non vivere.
Oggi ho smesso di fare lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia.
Introspezione e autoanalisi sono due doti che mi appartengono, guai a me se non le uso!
Vorrei poter stare bene, vorrei essere felice per piu' di una giornata.
Sto bene e sono felice.
Il che implica avere anche dei momenti tristi, qualche giornata nera di troppo.
Se non ci fossero, non potrei apprezzare la bellezza della vita.
Come è avvenuto il cambiamento dalla persona che ero, alla persona che sono?Nessun miracolo, nessun trucco di magia.Ho solo imparato che il futuro è una grande incognita, che la fretta è la peggiore nemica che si possa avere, che non esistono formule giuste nè regole da seguire, ma una sola verita' fondamentale: si ottiene ben poco se non amiamo per primi noi stessi.Calma e Amore, solo questo serve.Il resto scorre come deve scorrere.