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UNGHERIA: Un paese dipinto come antisemita. Ma è la verità?

Creato il 05 dicembre 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 5 dicembre 2012 in Mitteleuropa, Slider, Ungheria with 0 Comments
di Claudia Leporatti

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Le prese di posizione contro la quantomeno impopolare dichiarazione del politico di Jobbik sono state immediate e proseguono nei giorni: larga parte della stampa italiana e internazionale decide di dargli spazio, se non altro sulle versioni online dei vari media, per cavalcare l’onda. A costo di forzare la realtà.

Riassumiamo i fatti: domenica pomeriggio oltre 10mila persone si sono radunate davanti al parlamento di Budapest per manifestare contro l’affermazione di un deputato del partito di estrema destra Jobbik, Gyöngyösi Márton, il quale lunedì scorso aveva parlato della necessità di creare degli elenchi degli ebrei (o discendenti di) residenti in Ungheria. La motivazione sarebbe la sicurezza nazionale: certe persone la metterebbero a rischio per i loro legami con Israele. Alla manifestazione di sdegno hanno partecipato membri di partiti diversi, anche del centro destra conservatore al governo con la coalizione Fidesz-Forum dei Democratici.

I cittadini ungheresi sono stati supportati da alcuni volti noti della politica locale che hanno tenuto un discorso in Kossuth Tér, tra cui l’ex primo ministro Bajnai Gordon, il vertice del partito socialista Mesterházy Attila e Rogán Antal, alla guida del gruppo parlamentare di Fidesz. “Fuori dal Parlamento e basta, non c’è altro da dire verso chi si permette di pronunciare simili atrocità” risponde un signore munito di un pesante cartellone con la scritta “Fuori, ora!”. E’ arrivato dalla campagna, da un paesino a 70 chilometri dalla capitale, solo ed esclusivamente per prendere parte a questo incontro, nonostante la neve prevista per la serata e per i prossimi giorni. Molto  diretta la richiesta di Mesterházy, che esorta Viktor Orbán ad aprire la sessione del parlamento della settimana con una netta condanna a Jobbik che metta in riga i membri del partito e precisando che MSzP non prenderà parte alla riunione del comitato per gli affari esseri fino a quando Gyöngyösi ne sarà vice presidente.

Le scuse

Dopo l’esplosione dello scandalo il politico nazionalista ha espresso le sue scuse e sostenuto di essere stato frainteso, ma non ha convinto nessuno. Tanto che la contro-protesta organizzata domenica pomeriggio da Jobbik è stata fermata dalla polizia.

Cosa dicono all’estero

“Dall’Ungheria agghiacciante passo indietro” è un titolo dei tanti, preso a caso, cui segue un articolo che prende spunto dall’episodio per fare la predica alle nuove generazioni, che sembrano aver dimenticato, o non conoscere, il passato. Arrivando a conclusioni che personalmente trovo condivisibili, ma non è questo il punto adesso: mi interessa sottolineare come dalle parole di un singolo individuo si sia arrivati a definire antisemita un intero paese. Per altro quello con la più grande comunità ebraica dell’Europa centrale.

Ora, se da questo caso dovessimo farci un’idea della considerazione verso gli ebrei e sulla stato attuale della memoria dell’Olocausto in Ungheria potremmo sentirci rincuorati. Sì, perché quello che secondo me conta non sono gli sproloqui di un singolo politico, ma la reazione di un popolo. Se non bastano due grandi manifestazioni “stelle al petto”, centinaia di commenti online, gruppi su Facebook, “cinguettii” su Twitter e decine di post su altrettanti blog, se non sufficienti le reazioni di politici tanto di sinistra quanto conservatori e il comunicato di presa di distanza del governo, se vogliamo chiudere gli occhi di fronte a quanti ebrei di altre nazionalità vivono a Budapest per scelta e ci restano nonostante Jobbik, allora resta ci resta solo un obiettivo per fare un certo tipo di giornalismo: essere cliccati. Scrivere un bel titolo sull’antisemitismo fa sempre cassa. Ma è anche strumentalizzazione di una tragedia storica. E, non meno grave, infanga il nome di una nazione.

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Tags: antisemitismo, Bajnai Gordon, Budapest, claudia leporatti, ebrei, Jobbik, manifestazione, Ungheria Categories: Mitteleuropa, Slider, Ungheria


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