Magazine Diario personale

Unioni Civili: ruoli e competenze delle amministrazioni dalle Regioni ai municipi. Simbolo o impatto sociale?

Creato il 29 maggio 2011 da Cristiana
All’interno del PD del XV Municipio di Roma abbiamo cominciato una bella discussione, nata con la presentazione di un ODG sull’istituzione del Registro delle Coppie di Fatto in XV municipio e sul quale come partito siamo chiamati a decidere e ad avere una linea unitaria. Per assurdo queste votazioni fanno notizia solo se il PD non le vota o non le vota compatto. Vogliamo fare in modo, questa volta, che il partito faccia una discussione ampia e arrivi al voto compatto. Spesso mi sento dire, da chi vota contro (ed è stata discussione anche con il senatore D’Ubaldo, l’estate scorsa) che il voto contrario non è motivato da ragioni omofobe, ma da ragioni legate alla competenza: si sostiene insomma che il registro delle unioni civili non abbia senso se approvato in amministrazioni che non hanno modo di trasformare quel registro in qualcosa di diverso dalla pura simbologia. Da una parte, quindi, la simbologia del voto che in qualche modo (se fortemente visibile alla cittadinanza altrimenti no) fa crescere il dibattito intorno alla legge parlamentare, dall’altra la riflessione su cosa davvero serve ai cittadini omosessuali del municipio, partendo dal fatto che i numeri di molti registri sono bassi forse proprio per lo scarso impatto sulla vita quotidiana. E’ giusto quindi che come omosessuali impegnati per la parità,  e come politici in generale, ci domandiamo il senso di condurre battaglie simboliche piuttosto che trovare, invece, strade che migliorino la vita dei cittadinimeno impegnati, ma attanagliati dai problemi quotidiani. Personalmente ritengo che, essendo la battaglia per la parità delle coppie omosessuali, fortemente legata alla visibilità le cose simboliche hanno senso, così come ha senso la legge che Paola Concia e il PD stanno presentando in parlamento, che prevede un aggravante di reato in caso risulti la matrice omofobica del reato. Molti, tra cui lo scrittore Giovanni Dall’Orto, ritengono malamente che questa battaglia sia una trovata elettorale in quanto non introducono il reato di opinione (estensione della legge Mancino), io dico che se il PD fa una battaglia elettorale sulla lotta all’omofobia, è già un’enorme vittoria. Non solo: in ogni paese in cui si è poi raggiunta la parità si è passati per un mattoncino, anche infinitesimo. Mi stupisce che, forse per pdfobia (malattia che affligge parte del movimento LGBT e impedisce di riconoscere, quando c’è, la bontà delle azioni del PD, nata a ragione quando il PD era ancora arretrato ed omofobo), Dall’Orto non si renda conto, e contraddica molte delle sue teorie sulla visibilità, della mediaticità che avrebbe l’approvazione della legge, tra l’altro la prima a sancire l’esistenza dell’omosessualità, fin ora negata dalla nostra giurisprudenza (vi consiglio a questo proposito il bellissimo “L’abominevole diritto” di Winkler e Strazio -in cui Dall’Orto è più volte citato – che il 5 giugno alle 19:00 presenterò con gli autori al ParkPride di piazza Vittorio insieme a Paolo Patané, presidente di Arcigay. Sancire l’esistenza di un aggravante significa in qualche modo cominciare a determinare anche una pena sull’opinione omofobica di chi commette un crimine ed apre, a mio parere, le strade al resto della giurisprudenza. Infatti non sarà importante la natura omosessuale del soggetto colpito, quanto piuttosto la natura dell’atto criminoso. Ed è il motivo per cui PDL ed UDC e Lega, le forse conservatrici del Paese, non vogliono approvarla. A questo proposito, dunque, il 7 giugno alle 18:30 il PD del XV municipio porterà il tema delle Unioni Civili in una sede particolare: a Corviale, quartiere simbolo della periferia romana e del degrado urbano, oggetto di enormi sforzi da anni di riqualificazione anche e soprattutto culturale.

Abbiamo invitato Gianfranco, un papa’ gay che insieme al suo compagno sta crescendo due bambini. Da lui vogliamo ascoltare le necessità pratiche di una famiglia omosessuale.

Ci saranno:

Alfredo Capuano  consigliere del X municipio di Roma, Partito Democratico. In X municipio c’è da tempo una delibera che istituisce il registro. Alfredo ci darà una mano a capire l’impatto a quel livello amministrativo.

Gianni Paris, presidente del XV municipio, dove è stato presentato un ODG e dove il partito è chiamato a decidere.

on. Paola Marani, consigliera regionale dell’Emilia Romagna, Partito Democratico ci racconterà dei cosiddetti “pacs” all’emiliana. Contenuti ed impatto sociale.

Dove: Centro Polivalente Nicoletta Campanella – Corviale, via Mazzacurati 76.

Quando: 18:30 e 20:30.


Filed under: GLBT, IMPOLITICO, PD, PD XV MUNICIPIO

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :