Le proteste degli studenti universitari contro il ddl Gelmini, a Bari non conoscono sosta. Oggi ne ha saggiato la concretezza anche il teatro Petruzzelli, dove forse, per la prima volta dopo il rogo che lo distrusse quasi 20 anni fa, è entrata un po’ di vera cultura. Gli studenti sono entrati e hanno srotolato lo striscione: ‘Gelmini, cala il sipario’.
E ora sono piu’ di 300 gli studenti dell’Universita’ di Bari che si sono riuniti poco fa in un’aula della facolta’ di Giurisprudenza dove vedranno, in diretta tv, il dibattito sul ddl Gelmini contro il quale stanno manifestando da questa mattina nel capoluogo pugliese.
”Se, come prevediamo, il ddl dovesse passare alla Camera – spiegano – decideremo cosa fare”. L’idea – precisano gli studenti – ”e’ quella di una occupazione, come abbiamo fatto l’anno scorso, che possa comunque garantire il diritto allo studio, e cioe’ una occupazione che permetta un certo numero di lezioni per un determinato numero di ore”.
Una forma di protesta, quest’ultima, che potrebbe prolungarsi fino al prossimo 9 dicembre, giorno in cui il ddl Gelmini potrebbe essere approvato definitivamente. Facendo un primo bilancio della giornata, gli studenti parlano di un ”successo: considerando che abbiamo cominciato alle 8 di questa mattina a manifestare (occupando anche il ponte di corso cavour e il teatro Petruzzelli di Bari, ndr), ritrovarci adesso in 300 ci fa senz’altro ben sperare”.
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