Questa bella faccia, capelli bianchi, sorriso sornione, di età giusta, pacioccone, occhi intriganti, ben vestito, ha fatto arrabbiare il governatore della Regione Sicilia, Lombardo.
Perché?
Perché ha fatto il voltagabbana troppe volte.
Per farsi eleggere era entrato nelle liste dell’Italia dei Valori (come sempre a caccia di qualcuno che ci sta), poi, forse a causa del fatto che quel partito non apprezza nessuno (Scilipoti dixit) il suddetto Misiti è passato all’ Mpa di Lombardo, che ovviamente se l’è preso.
Solo che quando se n’è andato anche dall’ Mpa per andare a soccorrere Berlusconi, in cambio di un ministero o di un sottosegretariato, da bravo siciliano, Lombardo non l’ha persa bene. Ha rivolto al collega parole del tipo: «Ti dichiari in vendita per un posto da ministro o almeno di delegato per la Salerno-Reggio Calabria, che 49 anni dopo potrai fare completare».
Appena uscito dal gruppo e dal movimento, Misiti si è imbattuto nel caso Ruby. Il deputato in fuga dall’Mpa ha votato assieme alla maggioranza il parere della Giunta per le autorizzazioni della Camera di rinviare gli atti alla procura di Milano. Così, in attesa di farsi carico della Salerno-Reggio Calabria a Misiti è toccato occuparsi della Arcore-Olgettina.
Lombardo, inoltre, ha proposto una legge particolare: d’ora in avanti chi vuole cambiare partito, può farlo, ma deve fare testamento e sottoscrivere un atto di donazione di tutti i suoi beni, al partito che lo ha fatto eleggere.
(Fonte: palermo.repubblica.it/cronaca/2011/02/03/news).
Buona idea. Uno ha diritto di cambiare partito, ci mancherebbe, ma sia riconoscente a chi lo ha fatto eleggere. In ogni modo è davvero incredibile che il tirare a campare e a galleggiare di questo governo sia legato a 4 o 5 imbedilli, vera feccia parlamentare, che per ottenere una prebenda si vendono spudoratamente, siano essi i Scilipoti, o i Caleari, oi Barbareschi o i Misiti, di turno.