Un piccolo chalet alle porte di Gryon, in Svizzera, affacciato sulle Alpi.Questo è il progetto di trasformazione di un vecchio chalet commissionato da un privato allo studio lacroix | chessex architectes di Ginevra. Queste strutture caratteristiche dei paesaggi di montagna sono architetture modeste e raffinate, forgiate da anni di gelo e intemperie che le hanno donato un carattere ed un fascino di perenne bellezza.
Il piccolo volume esistente annesso è stato smontato, ricostruito lungo il pendio, adibito a ripostiglio ed è stato sostituito da una nuova struttura, una sorta di astratta miniatura dello chalet esistente. Sul lato nord trova posto una nuova torretta perfettamente integrata con la struttura dello chalet preesistente. Questi due nuovi volumi giocano con la necessità di avere tettoie e zoccolature che proteggano le facciate in larice. Posti alla base del cottage rafforzano il rapporto orizzontale con esso da cui sembrano emergere. I tetti sono in zinco color antracite, che rievocano i materiali utilizzati nel passato per impermeabilizzare i tetti, come le pietre di ardesia. Le facciate sono composte da strati alternati di larice naturale o bruciato e legano, attraverso l’invecchiamento artificiale, l’antico e il nuovo.
All’interno, i volumi sono completamente bianchi e rafforzano, al contrario dell’esterno, il passaggio tra lo chalet in legno e i nuovi spazi abitativi progettati. La parte interrata gioca una doppia funzione prevedendo un ingresso di servizio per chi arriva direttamente con gli sci dalle piste e un hammam turchese il cui soffitto, come un crepaccio nella neve, si apre su una grande vetrata per coloro che preferiscono il tepore di una sauna alle gelide temperature esterne.
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