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Uno Startupper a Berlino

Creato il 09 giugno 2014 da Fugadeitalenti

Oggi vivo a Berlino: continuo a lavorare per una start-up tedesca. Ma dedico molto tempo all’Italia, al mio progetto, all’analisi delle start-up locali, e all’evoluzione dell’intero ecosistema. Vorrei essere, nel mio piccolo, una sorta di vaso comunicante, che apprende e trasferisce esperienza e conoscenza. Che, trovandosi in un luogo dove i trend arrivano prima, possa fungere da spia, da informatore preferenziale. In attesa di tornare, un giorno, a casa“: Giuseppe Colucci, 29 anni, è uno startupper e community manager a Berlino. Oggi la sua storia in primo piano a “Giovani Talenti”.

Storia che prende le mosse con un primo trasferimento dalla Puglia a Milano, per studiare Scienze e Tecnologie della Comunicazione: nel capoluogo lombardo Giuseppe si cimenta nel giornalismo, prima di optare per una vita improntata al viaggio.

Giuseppe fa tappa in Turchia per un Erasmus: “la Turchia è stata il crocevia della mia vita“, ricorda con nostalgia. Una volta conclusa l’università, espatria con destinazione Spagna, mosso non tanto da una volontà di fuga, quanto dalla “sete di conoscenza“.

Tuttavia, in quel momento la Penisola Iberica è all’apice della crisi: per questo Giuseppe decide di trasferirsi a Berlino, che negli ultimi anni si era imposta come la nuova destinazione dei giovani italiani ed europei più innovativi. “Berlino ci esplose in faccia come un circo di colori, profumi, allegria, spensieratezza. Qui la gente non ha età, la carta d’identità non importa. La formalità viene derisa“, ricorda.

A Berlino Giuseppe lavora inizialmente per una Ong, curandone il blog (in una prosecuzione ideale del suo lavoro come giornalista), poi -quasi per caso- entra in contatto con gli startupper attivi sulla scena tedesca: negli anni, accumula lavori come country manager per alcune delle imprese più innovative, fino ad aprire la propria startup. “Startup Italia Jobs”, questo il nome, nata con l’obiettivo di mettere in contatto gli imprenditori innovativi italiani con potenziali dipendenti, creando così la prima piattaforma di mercato del lavoro per startup della Penisola.

Ospite della puntata è Mattia Corbetta, membro della Segreteria Tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico: con lui facciamo il punto sul quadro delle aziende innovative in Italia, sui provvedimenti messi a punto dagli ultimi tre Governi in materia, e sulle cose che restano ancora da fare, per incentivare un vero ecosistema delle startup anche nel Belpaese.

Nella rubrica “Expats” torna -dopo un mese di pausa- l’appuntamento con la rubrica “Andata e Ritorno”. Aldo Mencaraglia di Italiansinfuga ci parla di una ricerca relativa ai fattori che favoriscono -od ostacolano- la fuga dall’Italia, mentre Lorenzo Pompei de “La Fonderia dei Talenti” lancia un appello per estendere fino al 2018 i benefici della Legge Controesodo, i cui effetti rischiano altrimenti di esaurirsi tra solamente un anno e mezzo.

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La discussione di giugno: Perché non abolire gli ordini professionali, come primo passo per aiutare i giovani ad accedere più liberamente al mercato del lavoro? Quanto -secondo voi- l’eliminazione di questo residuo corporativo potrà portare anche chi non è “figlio di” a restare in Italia? Senza dover necessariamente emigrare, perché non proviene dalla famiglia giusta?

Inviate le vostre lettere/spunti/riflessioni, specificando il Paese di residenza, a: [email protected]I migliori contributi saranno pubblicati sul blog ufficiale della trasmissione e letti in onda alla fine di ogni mese.

Iniziativa Twitter – Hashtag del mese: #aboliregliordini

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Alla prossima puntata: sabato 14 giugno, dalle 13.30 alle 14 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!



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