di Gianpaolo D’Elia
Udite udite! Notizia sensazionale: il cervello dell’uomo e quello della donna sono differenti! Eh bella novità, capirai … notizia vecchia come il cucco! Un momento, lettrici e lettori, un momento. Lo so che non sto dicendo nulla di nuovo, ma è pur sempre una notizia degna di nota, no? Come dite? I giornali di tutto il mondo ne hanno parlato già più di due settimane fa? No, un secondo, facciamo a capirci … in che senso “due settimane fa”? Volete dire che sono in ritardo di “soltanto di due settimane?” Accidenti, sto perdendo colpi e mordente; nei miei momenti migliori ho saputo fare molto, ma molto, meglio! Ah capisco, vi riferite allo studio della Norwegian University of Science. Perbacco, adesso ho capito! Vi riferite a quello studio straordinario in cui una equipe di ricercatori norvegesi, a coronamento di anni di studi incrociati – nel corso dei quali hanno intervistato ben 308 laureandi tra i 18 e i 30 anni – sono giunti alla conclusione che gli uomini, incredibile ma vero, hanno in testa prima di tutto il sesso! Accidenti!
Decine e decine di ricercatori impiegati quotidianamente per giungere ad una inequivocabile verità che qualsiasi adolescente maschio – età oggi compresa tra i 14 e i 74 anni – conosce empiricamente sin dalle prime tempeste ormonali! Signore e signori miei, uno scoop senza precedenti! Ecco allora il perché di tante incomprensioni nei rapporti di coppia uomo – donna.
Dunque, procediamo con ordine: il Ministero della Ricerca norvegese si ritrova (eventualità in Italia difficilmente contemplabile) un surplus di soldini in cassa. E così, dopo aver fatto il pari e dispari della situazione, decide di avviare un bel progetto di ricerca per cercare di portare alla luce i motivi per cui gli uomini e le donne, fondamentalmente, si fraintendono.
Pietro Vanessi, Vignetta tratta dal libro Coppie Scoppiate. Day & night. Di Pietro Vanessi, Clicca per ingrandire
Il risultato, come dicevamo, è imprevedibile: la donna tende ad interpretare i segnali di interesse sessuale dell’uomo come amicizia, mentre – al contrario – l’uomo legge i segnali di amicizia della donna come interesse sessuale. E fino a qui, diciamo in coro, nessuna novità. Ma, continuano, i cervelloni dell’Università norvegese, quando uomini e donne non riescono a comprendersi, le cose possono diventare imbarazzanti: i fraintendimenti possono addirittura sfociare in vere e proprie molestie sessuali. Certo, una donna che si mostra interessata a ciò che dici e ride alle tue battute (soprattutto quando tu stesso sei consapevole di avere la stessa disinvoltura di un tonno surgelato) è un’occasione troppo ghiotta perché un uomo possa lasciarsela sfuggire.
E non è tutto: magari ha trascorso tutta la serata con te, standoti vicina e – oh giubilo! – ti ha anche toccato il braccio due o tre volte! Parliamoci chiaro: sono evidenti segnali che ci sta! Certo che ci sta! D’altra parte per me che sono in piena età adolescenziale (rientro perfettamente nel range 14 – 74 anni) sono ancora freschi i ricordi delle prime feste di compleanno con i compagni di scuola, quando si diffondevano – sull’onda della più pura oralità – leggende mitologiche sui segnali che indicavano la disponibilità delle ragazze: “ma non vedi che si è grattata un orecchio? E chiaro che vuole dartela!”. “Accidenti l’ho visto con i miei occhi, Luisa ha sputato per terra. Lo fa sempre quando un ragazzo le piace”. Insomma piccoli escamotage empirici ai quali ricorrevamo per cercare di interpretare gesti, desideri e, eventualmente, anche i tic del gentil sesso. Insomma, in mancanza del supporto della scienza, ci ingegnavamo come potevamo.
Tempi lontani, quasi mitici. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Siamo cresciuti e migliorati. Abbiamo acquisito arte e tecnica e sappiamo come rapportarci al meglio (altrochè se lo sappiamo) con il sesso femminile, l’altra metà del cielo. Oddio, resta solo una piccola perplessità: Quando lei si gratta l’orecchio … ci sta … o no?
Gianpaolo D’Elia
Vignetta Pietro Vanessi, tratta dal Libro Coppie Scoppiate Day & night, di Pietro Vanessi.
commenta: Uomo Vs Donna. Ovvero non avevo capito che tu credevi che io pensassi