TUCSON (ARIZONA) - Costrette a vivere dentro stanze insonorizzate, senza la possibilità di farsi una doccia e con telecamere a circuito chiuso che riprendevano ogni loro movimento. E’ la storia di tre sorelle dell’Arizona, negli Stati Uniti, che sono riuscite a fuggire dalla ‘casa degli orrori’ quando due delle tre ragazze sono sgusciate fuori da una finestra e hanno avvertito i vicini di casa.
Secondo quanto scrive The Independent, le tre ragazze di 12,13 e 17 anni hanno vissuto per almeno due anni intrappolate in casa. Venivano controllate giornalmente dal patrigno Fernando Richter, 34 anni, e la madre Sophia Richter, 32 anni, che le avevano messe in stanze separate. La figlia più grande infatti è stata liberata dalla sua camera da letto dove era chiusa a chiave.
“Ogni loro movimento veniva controllato e non si vedevano da almeno due anni,” ha detto un’ufficiale della polizia di Tucson, in Arizona.
Sophia Richter, la madre delle bambine, aveva con sé un cellulare registrato a San Diego per far credere al padre delle bambine che stavano vivendo in California. Sophia e Fernando stanno insieme da 10 anni e sono sposati da quattro. Si pensa che le ragazze siano state tenute segregate in casa contro il loro volere per molto più di due anni.