una delle copertine del progetto Before Watchmen
illustrazione di Lee Bermejo
Negli USA non sembra spegnersi il fuoco della polemica tra addetti ai lavori e case editrici (Marvel e DC Comics in particolare) riguardo il trattamento riservato da queste ultime ad alcuni dei loro autori più rappresentativi del passato (non necessariamente remoto).
Se Alan Moore si è reso protagonista di una vera e propria campagna di sensibilizzazione riguardo la controversa gestione dei diritti di Watchmen e V for Vendetta riservatagli dalla DC Comics (ve ne ho parlato QUI e QUI), James Sturm ha chiesto apertamente ai lettori di boicottare il film degli Avengers (ve ne hoparlato QUI) anche se, visti i numeri fatti registrare dalla programmazione della pellicola, sembra che siano stati in pochi a dargli retta. Negli scorsi giorni avevo provveduto a informarvi anche delle decisioni maturate da Chris Roberson (QUI) e Roger Langridge (QUI) riguardo la loro rinuncia a collaborare, per motivi morali, con Marvel e DC Comics.
Roger Langridge
A tal proposito, nel corso di una intervista rilasciata al blog fumettistico del Washington Post, Langridge ha dichiarato di non essere scontento di come la Marvel abbia trattato lui, ma che proprio non ha gradito il comportamento assunto dall'editore nei confronti degli eredi di Jack Kirby e di Gary Friedrich (l'autore di Ghost Rider, dopo aver perso la causa con la quale richiedeva il riconoscimento della proprietà della creazione del motociclista con il teschio fiammeggiante si è visto chiedere un ingente pagamento per aver venduto nel corso delle fiere litografie con Ghost Rider), così come non è assolutamente contento dell'iniziativa Before Watchmen. Da questi motivi nasce dunque la sua decisione di non collaborare più con le due major.
uno dei personaggi creati da
Scott Kurtz per PVP
Dan Didio
Sulla polemica tra major e autori è intervenuto, specificamente alla controversia inerente il progetto Before Watchmen, anche Dan Didio. L'attuale co-publisher della DC Comics ha infatti dichiarato: "[Watchmen] fu un lavoro inizialmente realizzato su commissione della casa della casa editrice". Poi riguardo i prequel ha aggiunto: "Le storie e le idee sono molto ben definite, e nel corpo della storia originale ci sono disseminati talmente tanti indizi, piccole apparizioni di personaggi o oggetti sullo sfondo, tutti ideali trampolini di lancio per sviluppare un intero mondo. E' per questo motivo che, quando tutti affermano che si tratta di una storia finita, io dico che è vero se si guarda nell'ottica di considerare la storia come un corpo unico composto da un inizio, uno sviluppo e una fine di quella particolare vicenda. Ma quando parli dei personaggi, non c'è nulla di finito riguardo loro. Hanno infinite possibilità nel tipo di storie che potremmo raccontare con loro. E posso dire di aver trovato gli autori giusti per raccontare quelle storie".