WASHINGTON – Si chiamano “millenials” e sono i giovani più stressati degli Usa.
Una vasta indagine della American Psychological Association (APA), che dal 2007 mette a punto un rapporto dal titolo “Stress in America” ha infatti fatto emergere che i giovani nati intorno al giro di boa del Millennio, che oggi hanno tra i 18 e i 34 anni, sono i più stressati nel panorama di una nazione decisamente tesa ed ansiosa: il 52% di questi giovani ad esempio fa fatica a chiudere occhio la notte pensando alla disoccupazione, a come pagarsi i debiti fatti per studiare al college, al fatto che la pensione per loro è un miraggio forse mai raggiungibile E nell’ultimo anno – dicono – la tensione è salita rispetto all’anno precedente.
I “millenials” dunque si rivelano ben più stressati della “Generazione X” subito precedente alla loro, ossia di chi ha tra i 34 ed 47 anni. Nonché dei propri genitori, i baby-boomers.
Il 76% dei Millenials ha confessato di esser preoccupato per il lavoro, contro il 62% della Generazione X. E lo stress fa pagare un prezzo più alto alla salute mentale dei più giovani rispetto alle altre generazioni: il 42% dei Millenials rivela di soffrire di irritabilità e rabbia per lo stress contro il 36% dei baby-boomers e solo un 15% degli americani più maturi: gli ultra 67 anni.
Invecchiare dunque – osserva rapporto degli psicologi americani – ha un buon risvolto:si diventa decisamente più abili nel gestire lo stress.
Ansa