Questo articolo è stato scritto per la webzine Beatbear e lo trovate a questo link
C'è un corposo movimento dark-wave/post punk che in Italia pian piano sta crescendo, ma che resta comunque un piccolo sottobosco. Poche band riescono a interpretare ottimamente il genere e a farlo rivivere degnamente. Fra queste band ritrovo nei Soviet Soviet gli esponenti più diligenti. Ma c'è un altro gruppo, proveniente da Lucca, che in soli sei mesi si è fatto spazio e ha dato prova di una certa bravura non solo nel suonare il post-punk ma anche di saperlo rielaborare e farlo proprio. Sto parlando di Iacopo Bertelli (chitarra e voce) e Alessandro Nieri (basso e synth) che si fanno chiamare M!R!M!
Hanno debuttato a febbraio di quest'anno con l'ottimo Ep, Enjoy Your Sorrow, che è un condensato con una forte base wave ma con pesanti influenze punk e echi di heavy-rock. Esce con il nuovo disco It's not enough anymore per L' Afmusic, etichetta discografiche indipendente tedesca, specializzata in sonorità darkwave e gotiche e che ha prodotto anche il disco di quest'anno dei Christine Plays Viola ( e in passato anche per i Noctiflora e Elvenking).
L'album è una naturale evoluzione dell'ep uscito ad inizio anno: stessa miscela di suoni tranne per la piccola differenza che è più urlato, più irruente tanto che a tratti si avvicina molto allo stile della scena screamo. Inoltre è da notare una maggiore accuratezza degli arrangiamenti, al contrario della parte vocale che tende appositamente a sconfinare, senza però mai esagerare. Ma questo non pregiudica il risultato dell'album.
Il titolo e la copertina dell'album tendono a suggerire un certo disagio nei confronti di quello che accade intorno a noi: una certa reiterazione di azioni sgradevoli che si trasformano quasi in tortura. Un messaggio a doppio senso che potrebbe assumere sia valenza politica (e di riflesso sociale) e sia un significato più personale ed interiore.
L'album si apre con “Sailor's Promises”: il rumore iniziale di una nave e poi si parte con un suono ossessivo e ripetitivo delpost-punk sporcato da una forte componente noise. Ottimo inizio. “No way” è più “pulita” e inizia velocissima, un paio di volte il suono si “congela” (aumentando l'intensità emotiva del pezzo) e poi finisce con un'accelerazione micidiale.
Un forte rumore di stampo drone introduce “Shapes of Sunset”: pezzo martellante che evoca molto il rumore minaccioso di una motosega, anche se ci sono i synth ad addolcire (per modo di dire) il tutto. I M!R!M! Viaggiano ad una velocità impressionante e questo rappresenta uno dei punti di forza dell'album. E' cosi per la lisergica e pressante “Deep Throat” e per la successiva “Pantera” che non sfigurerebbe nella colonna sonora di Pulp Fiction.
La prima bonus track “O-Dio” è la perfetta rappresentazione di questo nuovo lavoro dei M!R!M! Ovvero mix originale fra rumorismo e wave. E poi c'è la conclusione che non ti aspetti: “Bless my sins” è un pezzo che si differenzia dagli altri ha un andamento più blando, è più tirato e i synth lo rendono meno caldo (ma non per questo con meno impatto emotivo), donando così una certa glacialità. Questo finale calza a pennello in quanto è la fine di uno sfogo intenso durato sei canzoni ed è simbolo di un'acquisita calma che in realtà è solo apparente.
I M!R!M! con questo secondo disco dimostrano il loro talento tecnico e soprattutto interpretativo e la loro capacità di distinguersi all'interno di un genere iperinflazionato. E questa non è una caratteristica che appartiene a molte band. Ed è per questo che penso che per loro potrebbero aprirsi le porte internazionali e con notevole successo se continueranno su questa strada.
Nicola Orlandino
Voto: 7,3/10
Tracklist:
1. Sailor's Promises
2. No Way
3. Shapes of Sunset
4. Deep Throat
5. P/A/N/T/E/R/A
6. O-Dio (bonus track)
7. Bless my Sins (bonus track)