Oggi sul Giornale leggo quest’articolo:
“La rivoluzione tecnologica della sanità lombarda fa un altro passo in avanti. Dopo le cartelle cliniche su iPad, dopo le diagnosi e le radiografie inviate via banda larga, dopo il certificato di malattia on line, adesso arriva il ticket via web. La Lombardia fa da apripista ed è la prima regione italiana in cui il ticket sanitario per visite ed esami si potrà prenotare e saldare su Internet, evitando le code agli sportelli dell’accettazione degli ospedali. Basterà avere in mano la carta regionale dei servizi ed avere a disposizione una connessione a Internet e un lettore di smart card, un mini apparecchio che si trova sul mercato a prezzi abbordabili e che durante l’autunno 2009 veniva anche venduto nelle edicole a meno di 10 euro. Chi non avesse a disposizione un computer, può rivolgersi alle biblioteche o chiedere alle scuole dove è stato messo a disposizione un pc dotato di smart card. Il nuovo sistema di pagamento si chiama PagoCRS e per accedere al servizio basterà utilizzare il link sul sito www.icp.mi.it o connettersi al sito www.pagocrs.com. Da ieri, grazie a un accordo tra le strutture ospedaliere e la direzione generale della sanità regionale, possono essere pagati on line i ticket delle visite e delle prestazioni ambulatoriali di 23 poliambulatori milanesi e degli Istituti clinici di perfezionamento, che comprendono l’ospedale Buzzi, il Centro traumatologico ortopedico, l’ospedale di Sesto San Giovanni e il Bassini di Cinisello Balsamo. Dopo una prima fase di sperimentazione, il pagamento on line verrà esteso anche alle altre aziende ospedaliere. «I vantaggi di questo sistema – fa notare il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni – sono evidenti: i cittadini potranno evitare moduli da compilare e code alle casse, risparmiando tempo. È un servizio che rientra nell’ottica della semplificazione che porterà ad esempio anche all’introduzione della ricetta elettronica. La sanità lombarda conferma ancora una volta le proprie eccellenze e il proprio ruolo di capofila a livello nazionale. Con questa nuova opportunità viene anche ribadito il cardine di tutto il sistema, che è la centralità delle persone e dei propri bisogni». Lo sviluppo delle nuove tecnologie in sanità è uno dei punti chiave del piano socio sanitario appena approvato dalla Regione Lombardia che prevede anche un uso più frequente della card sanitaria che tutti abbiamo nel portafogli. «Questa nuova facilitazione – spiega l’assessore lombardo alla Sanità, Luciano Bresciani – a vantaggio dei cittadini è un ulteriore passo nello sviluppo delle nuove tecnologie oltre che una conferma della nostra linea di miglioramento continuo della qualità del sistema ». Grazie al nuovo sistema, si punta sia a velocizzare le prenotazioni, sia ad evitare le doppie o triple prenotazioni di esami negli ospedali. Uno dei problemi da risolvere infatti è quello delle liste di attesa fittizie: non di rado c’è chi fissa una visita in più ospedali, cercando la data più vicina. Poiché nella maggior parte dei casi la prenotazione fasulla non viene annullata, a catena slittando anche tutti gli altri appuntamenti.”
Tutto bello e perfetto. Poi per una persona che come me adora la tecnologia, in più applicata alla medicina! Il massimo! Infatti tutto quello che hanno scritto e deciso i vertici della sanità lombarda io l’ho già pensato “sul campo” escritto in un post del 1 dicembre 2009 che allego:
Una proposta sana. dicembre 1, 2009
Da molto tempo si parla di centralino unico per le prenotazioni di visite o esami ambulatoriali.
Secondo me si potrebbe attivare un servizio regionale in modo tale che un cittadino della Lombardia possa, in tempo reale, prenotarsi una visita specialistica o un esame stumentale, senza dover perdere tempo con ricette, attese ecc ma direttamente dal proprio computer.
Le persone che ancora non hanno una connessione con internet per esempio potrebbero utilizzare le farmacie.
Naturalmente bisognerebbe mettere in rete tutte le Strutture accreditate con il Sistema Sanitario.
Un paziente saprà dove può farlo più velocemente, magari spostandosi dalla propria sede ma comunque nella Regione, oppure prenotarlo per tempo più vicino al proprio domicilio.
Questo porterebbe due benefici:
- I medici generici tornerebbero a fare i medici, e non “gli scribacchini”, per cui ritornerebbero ad essere un filtro ed un primo approccio per il paziente alleggerendo i pronti soccorsi. Gli stessi potranno prenotare direttamente visite o esami specialistici.
- I pazienti non perderebbero più tempo nella prescrizione e nella prenotazione. Ormai tutti siamo abituati ad usare interenet per la banca, per prenotare biglietti aerei, cinema, teatro. E chi non è in grado verrà aiutato da un parente o nelle farmacie.
Questo non porterà ad un aumento delle prestazioni (nessuno si fa visitare se non occorre), e, forse, porterà ad una maggiore responsabilità nel cancellarsi in caso di impossibilità.
Poi porterà la propria tessera sanitaria che sarà unico documento utile anche per la Struttura per essere rimborsata dalla Regione.
Complimenti a Formigoni e Bresciani. Ci siete arrivati. Tardi di un anno ma ci siete arrivati! E se seguite le mie indicazioni farete sicuramente meglio di quel che avete fatto.