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“Utilità” da 8,5 milioni di euro per il re dei ciellini

Creato il 25 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

MILANO (Reuters) – Il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni è indagato dalla procura di Milano con l’ipotesi di reato di corruzione con l’aggravante della transnazionalità nell’ambito di un’inchiesta della procura di Milano sulla sanità regionale.

Il governatore – che ha detto di non avere “assolutamente nulla da temere” – è stato inoltre invitato a comparire dai pm per sabato prossimo, anche se Formigoni ha fatto capire che il giorno potrebbe essere un altro.

Il presunto reato di cui è accusato Formigoni – corruzione con l’aggravante della transnazionalità – sarebbe stato commesso “in concorso con Pierangelo Daccò, Umberto Maugeri, Costantino Passerino e Antonio Simone, per fatti commessi a Milano e all’estero dal 2001 al mese di novembre 2011″, si legge nella nota.

In una conferenza stampa, Formigoni ha detto di essere tranquillo e di non aver rilevato nei documenti ricevuti oggi intorno alle 13:25 insieme all’avviso di garanzia nessun “atto corruttivo”.

“Non ho assolutamente nulla da temere, avete trovato un atto corruttivo?”, ha chiesto ai giornalisti. “Dov’è la corruzione? Io non l’ho trovata”.

“Sono sicuro di me stesso, della correttezza di quello che ho fatto”, ha aggiunto il governatore, che ha escluso la possibilità di potersi dimettere.

“Rimango al mio posto perché i fatti che mi vengono contestati sono falsi dall’inizio alla fine”.

“UTILITA’” PER 8,5 MILIONI DI EURO

Secondo quanto si evince nell’invito a comparire, visionato da Reuters, il governatore lombardo avrebbe ottenuto circa 8,5 milioni di euro in “utilità” – tra cui viaggi, vacanze, cene e gite in barca – in cambio di presunti favori alla Fondazione Maugeri, che tra il 2001 e il 2011 avrebbe ottenuto rimborsi regionali per circa 200 milioni di euro. Tra i benefit andati a Formigoni ci sarebbero anche 500.000 euro versatigli dall’uomo d’affari Pierangelo Daccò per le spese della campagna elettorale alle Amministrative del 2010.

Secondo fonti giudiziarie, Formigoni risulta indagato anche per finanziamento illecito, nonostante questo reato non compaia nei provvedimenti notificati oggi.

Formigoni ha precisato che le delibere di cui ha beneficiato la Maugeri “interessano l’intero sistema della sanità lombarda” e che le “risorse sono sempre state distribuite su criteri oggettivi stabiliti per legge”.

“Sono delibere di giunta che memettonotteno in atto leggi votate dai consiglieri e non provvedimenti cervellotici di Formigoni o altri”, ha precisato.

Il governatore si è anche lanciato in un’invettiva contro i giornali, accusati di aver usato due pesi e due misure con lui e il suo collega pugliese Nichi Vendola, la cui notizia di richiesta di rinvio a giudizio a Bari – arrivata ieri – è stata pubblicata oggi lontano dalla prima pagina, al contrario di quanto accaduto a lui negli ultimi mesi.

Già il mese scorso, alcuni quotidiani, per primo il Corriere della Sera, avevano scritto che Formigoni era indagato dai magistrati milanesi dando ampio spazio alla vicenda. Formigoni fino ad oggi aveva sempre smentito di aver ricevuto avvisi di garanzia.

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