…con mamma gorilla, papà scomparso e una serpe di sorella! No, questa non è la cronaca di una disastrosa estate, ma un invito a partire per un viaggio divertente, bizzarro ed emozionante, standovene comodamente a leggere sul divano, sull’amaca o sulla sdraio!
L’invito è valido per tutti i bambini a partire dai 9 anni in su, quelli che hanno felicemente archiviato la classe terza, la quarta e magari anche quinta elementare e che per oggi hanno voglia di mettere da parte compiti (subito!), videogiochi (no, dai!) o racchettoni (tanto oggi è troppo caldo per giocare all’aperto…) e dedicare un po’ di tempo alla lettura e all’incontro con una famiglia di personaggi indimenticabili.
Capitolo uno: la mamma
Mia mamma è un gorilla, e allora?, di Frida Nilsson, traduzione di Alessandro Storti, Feltrinelli kids 2014, 10 euro.
Mia mamma è un gorilla, e allora? è un titolo che la dice lunga sulle sue protagoniste: l’una è la bambina che ci racconta in prima persona la sua imprevedibile storia di adozione; l’altra è la sua mamma Gorilla.
Enorme, pelosa, sgraziata, la Gorilla terrorizza i piccoli ospiti dell’orfanotrofio del Biancospino, che temono che lo scimmione li voglia adottare al solo scopo di mangiarli. La pensa così anche Janna, prima che la sua improbabile madre adottiva decida di prenderla con sé.
Gorilla abita in una discarica e fa la rigattiera. Gorilla indossa solo pantaloni (sdruciti) e nessuna maglietta. Gorilla cucina solo pane tostato e uova fritte. Niente a che vedere con le mamme dei sogni, eleganti e profumate, che infornano dolci soffici e coccolano i loro figli da mattina a sera. Però Gorilla è buffa, spiritosa, affettuosa e in sua compagnia non ci si può proprio annoiare. Quale altra mamma insegnerebbe alla propria bambina a guidare un’automobile e a fare affari grazie a elaborate pantomime?
Peccato che sulla strada della felicità di Janna e Gorilla si sia piazzato un intrigante assessore che vuole mettere le mani sulla discarica dove vivono… Riusciranno le due a coronare il loro sogno di vivere insieme e gestire una libreria ambulante?
Lo spirito del romanzo dell’autrice svedese Frida Nilsson, edito da Feltrinelli KIDS, si conferma anticonformista come è nella tradizione della letteratura scandinava per ragazzi, popolata di personaggi che vivono con spensieratezza senza conformarsi alle aspettative e agli schemi della società. Gorilla e Janna sono così, due spiriti liberi appartenenti a specie diverse, la cui tenera amicizia desta inizialmente qualche stupore nei lettori, dando vita però a situazioni divertenti ed emozionanti. Originale e al tempo stesso “classico” nei suoi elementi, come si conviene alle storie di orfani in cui si rincorrono agnizioni, segreti, ricongiungimenti, Mia mamma è un gorilla, e allora? mi è piaciuto per la sua leggerezza nel raccontare situazioni all’apparenza difficili, oltre che per la capacità di farci amare un personaggio ingombrante e imprevedibile come la Gorilla, raccontandocene non la diversità, ma l’autentica umanità.
Capitolo due : il papà
L’esilarante mistero del papà scomparso, di Neil Gaiman, illustrazioni di Chris Riddell, traduzione di Giuseppe Iacobaci, Mondadori 2014, 17 euro. Disponibile in e-book.
Per parlare del protagonista di L’esilarante mistero del papà scomparso, romanzo illustrato edito da Mondadori ragazzi, bisogna prima conoscere il suo autore.
Neil Gaiman è il papà di tre figli e di innumerevoli personaggi indimenticabili dei fumetti e della letteratura fantastica per adulti e ragazzi, come Sandman, l’oscuro Signore dei sogni dell’omonima serie a fumetti, e Coraline, protagonista di un riuscitissimo romanzo horror per bambini, solo per citare i più famosi. Dovete sapere che il papà che campeggia sulla copertina del suo ultimo libro per ragazzi, che veste una giacca di pelle dal bavero rialzato e impugna un cartone del latte, è proprio Neil in persona, reso dalla matita appuntita dell’illustratore Chris Riddell!
Qualche anno fa Gaiman scrisse il racconto Il giorno che scambiai mio padre per due pesci rossi, narrando di un genitore tanto preso dalla lettura del suo giornale da non accorgersi di essere stato “scambiato” da suo figlio, come si farebbe con un gioco o una figurina. Desideroso di risarcire tutti i padri offesi dalla noncuranza di questo loro collega, Gaiman si è dato da fare per dimostrare che i papà possono essere straordinari anche in un giorno ordinario.
È facile immaginare lo scrittore intento a imbastire insieme ai suoi figli, magari raccontandogliela ad alta voce, la strampalata e incalzante storia di un padre distratto, che esce a comprare il latte e rientra in ritardo per la colazione, dopo aver salvato l’universo da un’orda di alieni ed essere sfuggito a una ciurma di pirati, a una setta di vampiri, una tribù di cannibali, uno squadrone di dinosauri poliziotti e alcuni pony.Perché far convivere in un unico romanzo personaggi tanto variegati? Perché quando si racconta una storia ai bambini per far colpo su di loro, tanto vale metterci dentro tutti i loro beniamini! Come farli convivere? Grazie a una massiccia dose di umorismo e a nozioni semiserie di fisica quantistica!
Spassoso e rocambolesco, il romanzo di Gaiman è arricchito dalle illustrazioni in bianco e nero di Chris Riddell, un maestro nel raffigurare con tratti morbidi caricature gentili e affascinanti creature. La galleria di personaggi fantastici – succhiasangue, dinosauri, corsari, extraterrestri – che compare alla fine del libro sarà un’ulteriore occasione per innescare l’immaginazione dei giovani lettori, se non gli fossero bastate le bizzarre situazioni – rapimenti, ultimatum, passeggiate sull’asse, fughe in mongolfiera, furti – architettate da Gaiman!
Capitolo tre: la sorella
Quella serpe di mia sorella, di Annalisa Strada, illustrazioni di Elisa Rocchi, Mondadori 2014, 7,50 euro.
Io ho nove anni in più delle mie due sorelle minori, la stessa distanza d’età che separa le protagoniste di Quella serpe di mia sorella, scritto da Annalisa Strada e pubblicato da Mondadori ragazzi nell’agile collana I sassolini. Immaginate come mi sono sentita leggendo di come Penelope, la sorella maggiore, tiranneggi la piccola Agata, facendole credere che la terra gira solo finché qualcuno corre tutt’intorno e che nei gialli trasmessi in tv le vittime muoiono per davvero, soffiandole le merende più ambite, costringendola ad assaggiare chewingum usati e ad andare a scuola da sola a piedi, dopo averle fatto perdere l’autobus… solo per fare qualche esempio.
Sarò stata anch’io così tremenda con le mie sorelle? Se siete fratelli o sorelle maggiori, è ora di fare un esame di coscienza…
La compilazione di un album di foto è l’occasione grazie alla quale Agata ricorda e ci narra in prima persona le angherie subite da Penelope da tutta una vita. Agli episodi del passato, buffi e pungenti, la bambina intreccia però il racconto di un ambizioso progetto presente: la realizzazione del regalo di compleanno della nonna, ovvero uno stormo di mille gru di carta benaugurali. Chi aiuterà Agata a completare tutti gli origami in tempo? Ci sarà una chance per mettere pace in famiglia?
Annalisa Strada, autrice cha ha di recente vinto il Premio Andersen per il suo romanzo per adolescenti La sottile linea rosa, edito da Giunti, racconta in modo originale una storia semplice di affetti e dispetti, in cui è facile riconoscere dinamiche familiari consuete, reinventate con un pizzico di brio.
Come è tipico della collana, testi e illustrazioni sono affidati ad autori italiani: alle matite e ai colori sulle pagine Strada c’è la giovane Elisa Rocchi, illustratrice già incontrata su queste pagine (qui e qui), che usa un segno vivace per catturare con pochi tratti i molteplici stati d’animo dei personaggi.
Illustrazione di Elisa Rocchi. © Arnoldo Mondadori EditoreIllustrazione di Elisa Rocchi. © Arnoldo Mondadori EditoreIllustrazione di Elisa Rocchi. © Arnoldo Mondadori EditorePare che la tradizione di regalare mille gru di carta per consentire ad una persona cara di esprimere un desiderio, come raccontato in Quella serpe di mia sorella, sia una leggenda antica. Per saperne di più, il libro riporta in appendice la storia di Sadako Sasaki, bambina sopravvissuta ad Hiroshima, che, con i suoi 644 origami piegati prima di soccombere alla leucemia, volle desiderare per il mondo un futuro di pace. La storia di Sadako è raccontata anche nel romanzo per ragazzi Il gran sole di Hiroshima di Karl Bruckner.
Per oggi è tutto, ma i consigli di lettura per le vacanze continuano!
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