I sei racconti sono lievi, piacevoli: ma la leggerezza di alcuni di questi, purtroppo, sconfina nella vacuità. Se Alicia Giménez-Bartlett propone un racconto assolutamente privo di trama gialla ma che si salva con onore grazie alla maestria dell’autrice, alla solidità della sua scrittura e al suo stile pepato, Recami finisce per presentare un testo da commedia degli errori, insulso e greve. Mentre Manzini si affida alla forza dialettica del protagonista, quel Rocco Schiavone che, pieno di luci e ombre, è uno dei migliori personaggi da giallo degli ultimi tempi, per evitare l’oblio a una storia senza storia, Robecchi si impelaga in una trama orpellosa e assolutamente inverosimile. Il racconto di Savatteri affronta una tematica spinosa ed è interessante e complesso: un po’ troppo, forse, finendo per sconfinare in un eccesso di dettagli e trame accessorie inutili; più che un racconto compiuto, sembra di leggere lo spunto per un buon romanzo.
Infine, il racconto migliore è quello di Malvaldi: intrigante, brillante, con i soliti personaggi che l’autore ci ha fatto amare – Massimo il barrista e i vecchietti del BarLume – impegnati in una delle loro migliori performance, il tutto condito dallo stile effervescente e fresco che è il suo marchio di fabbrica.
In conclusione, Vacanze in giallo è una raccolta un po’ discontinua e meno bella delle altre della stessa “serie”, godibile e adatta come lettura da ombrellone, ma che lascia in bocca un retrogusto persistente da operazione commerciale non perfettamente riuscita.
Maria Di Piazza
A. Giménez-Bartlett, M. Malvaldi, A. Manzini, F. Recami, A. Robecchi, G. Savatteri, Vacanze in giallo, Sellerio, collana La memoria, 2014, pp. 292, € 14,00