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""Le insidie di una polizia locale fuori da ogni controlloVacanze in Slovenia, no grazie!
Premesso che per la mia impostazione culturale ed etica ho sempre rispettato ed a volte anche difeso le minoranze sociali o linguistiche presenti in Italia, pur condannando gli eccessi di taluni nazionalismi posti in essere sia da cittadini italiani sia da quelli stranieri, mi sento offeso e sono indignato per l’episodio accadutomi recentemente in Slovenia. Recatomi alla stazione ferroviaria di Sezana, ubicata subito dopo il confine italiano di Fernetti – un tempo presidiato dalla Guardia di Finanza e valico di forte transito verso la ex Jugoslavia – per ricevere mio figlio e la sua ragazza provenienti da una gita a Lubiana, mi sono visto fermare improvvisamente e pericolosamente da una pattuglia di sedicenti Vigili Urbani sloveni, la quale, pur operando in una zona territoriale considerata neutra – la cosiddetta “terra di nessuno” – dal punto di vista giuridico e dei trattati internazionali, ovvero a ridosso del cosiddetto Free Shop (una sorta di mini supermercato) ha insistito nella ricerca di un pretesto per sanzionarmi ad ogni costo. Non potendomi multare per altre infrazioni i due baldi agenti si sono inventati che non avrei avuto la prevista “vignetta”, una sorta di obolo, di ticket, a favore della Repubblica Slovena imposto a chi transita sull’autostrada di quel paese. Ma l’assurdo sta proprio nel fatto che la mia autovettura non proveniva dall’autostrada ma da un semplice raccordo esterno posto a poche decine di metri dal confine italiano. A prescindere dalla scortesia di questi sedicenti agenti (non hanno mostrato alcun tesserino per qualificarsi come tali) che operavano – lo ripeto a scanso di equivoci – in territorio non sloveno, c’è da aggiungere che gli stessi hanno preteso la bellezza di 150 euro da pagare subito altrimenti avrebbero sequestrato i documenti miei (patente, carta d’identità e libretto di circolazione) e quelli del proprietario dell’autovettura. Un sequestro che viola tutte le leggi e anche il buon senso considerato che per rientrare a casa non avremmo potuto farlo senza le patenti di guida.Non paghi dell’impresa i due agenti hanno anche fotografato l’autovettura nel momento in cui ho preteso da loro almeno un verbale scritto. Mi avrebbero mandato via senza verbale se non avessi insistito? E che fine avrebbe fatto quel denaro se fosse stato pagato in contanti ma senza verbalizzazione, visto che poi il proprietario dell’autovettura ha voluto pagare con il bancomat? Non si vuole accusare nessuno, per carità, ma qualche dubbio sorge spontaneo.Mi chiedo se il Governo di Lubiana è al corrente di questi comportamenti, che ovviamente posso comprovare con ben tre testimoni?Beh, se questo è il modo con il quale vengono trattati in Slovenia i turisti ci rinuncio ad andare in quel paese ed invito i miei connazionali a fare altrettanto.
Lorenzo Lorusso""
Da parte mia, dopo aver letto la lettera, aggiungo solo che capisco molto bene l'amarezza e l'indignazione dell'amico Lorenzo per quanto accaduto a lui e alla sua famiglia a Sezana, perché anch'io, come lui, rispetto gli stranieri e le minoranze di ogni genere che si trovano in Italia (conosciamo tutti quale sia il vento che spira nel nostro paese), ma come questo sentimento sia messo a dura prova (non che debba venir meno) quando dall'altra parte, come nel caso segnalato, manchi un rispetto analogo.
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