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Vaccinazioni, risposte alle paure più comuni

Creato il 13 ottobre 2015 da Valentinap @mammeaspillo

Questo non è un articolo fazioso. Chi mi segue sa benissimo come la penso sul fatto dei vaccini, ma non è in questo post che cercherò di convincervi a farlo. Qui voglio soltanto riportare le domande più comuni in fatto di vaccinazioni infantili con relativa risposta scientifica. E sì, anche parlando delle conseguenze negative (poche) che possono insorgere.

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Domanda 1 – Il sistema immunitario del bambino, in particolar modo del neonato, come reagisce alle vaccinazioni più “pesanti” (vedi esavalente)?  Il suo sistema immunitario non potrebbe risentirne troppo?

No. Non esiste evidenza scientifica credibile che i vaccini possano sovraccaricare il sistema immunitario dei bambini. I neonati, sebbene ancora non presentino un sistema immunitario pienamente sviluppato, sono pronti ad accettare le immunizzazioni e, al contrario di quello che si pensa, hanno a che fare con virus e batteri da subito, nella vita di tutti i giorni. Lo Us Center for Disease Control and Prevention raccomanda poi di effettuare tutti i vaccini in tenera età, perché l’immunizzazione naturale svanisce non appena termina l’allattamento.

Domanda 2 – Alcuni vaccini in passato, hanno danneggiato dei bambini. Dei vaccini di oggi ci si può fidare?

È vero che in passato alcuni vaccini hanno danneggiato dei  bambini, in particolar modo  il vecchio vaccino contro la poliomielite. Questo è avvenuto perchè, a differenza di oggi, la versione di allora conteneva il virus vivo e attenuato. I vaccini di oggi, invece, contengono virus inattivi, per cui si possono considerare sicuri. Almeno questo è quanto avviene negli stati occidentali, poichè in altre realtà è  ancora utilizzato il vaccino con virus vivo e attenuato, in quanto somministrabile anche per via orale (vedi: dove non ci sono medici o infermieri) o in quanto zone in cui la malattia è ancora endemica, perché chi si sottopone al trattamento con virus attenuati è in grado di trasmettere più velocemente l’immunità alle persone che gli stanno intorno. Ecco perchè se alcune malattie torneranno endemiche anche da noi, come stanno già facendo, sarà probabilmente necessario ricorrere di nuovo ai vaccini con virus attenuato, indubbiamente più rischiosi.

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In generale, si può dire che gli effetti collaterali delle vaccinazioni affliggono circa un bambino su mille (pianto prolungato, gonfiore). Gli effetti collaterali più gravi (convulsioni o blocco intestinale), si attestano intorno a una su decine di migliaia, ovvero, in entrambi i casi,  molto meno delle probabilità di morire per morbillo (un bambino su mille) o pertosse (un bambino su duemila), malattie prevenibili proprio grazie alle relative vaccinazioni.

Domanda 3 – I vaccini contengono ingredienti pericolosi?

Non più. Quando alcuni oppositori del vaccino sostengono che al bambino vengano iniettate sostanze pericolose come il mercurio, non sanno che i vaccini si sono enormemente evoluti nel corso degli anni. Il thimerosal, conservante a base di mercurio una volta era effettivamente comune in molti vaccini, quello accusato (senza evidenza scientifica) di provocare l’ autismo, non compare più in nessun vaccino, eccetto quello antinfluenzale, perchè è stato provato che il mercurio in generale danneggia l’organismo.

Obiezione 4: Se non vaccino mio figlio è una scelta mia, o no? Posso provocare danni agli altri bambini?

E’ una scelta vostra, poichè dal 2013 non esiste più l’obbligo di vaccinare, nel senso che non esistono più conseguenze penali, benchè i dirigenti scolastici avrebbero ancora il compito di segnalare alle autorità sanitarie il genitore che non vaccina e di ritirare i bambini non vaccinati da scuola e dalle attività comuni in particolari momenti dell’anno. Ma è una scelta che comporta grandi rischi anche per i figli degli altri: se un bambino non vaccinato si ammala, c’è più rischio che trasmetta la malattia ai suoi compagni, soprattutto quelli a loro volta non vaccinati. Ancor più grave, può trasmettere il virus a quei bambini che non possono essere vaccinati per particolari deficit immunitari, i quali a loro volta sono soggetti a complicanze maggiori. Quindi si può affermare che vaccinare è un atto di responsabilità sociale.

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Domanda 5 – Quali sono gli effetti collaterali che posso aspettarmi dalla vaccinazione?

La maggior parte degli effetti collaterali sono molto più lievi rispetto alle patologie da cui il vaccino protegge: nausea, gonfiore, vomito, pianto prolungato, edema. Molto raramente, può comunque accadere che il bambino sia allergico ad un componente del vaccino e in quel caso si sconsiglia del tutto la vaccinazione, in favore della protezione indiretta garantita dagli altri bambini vaccinati.

Domanda 6 – Se un bambino non viene vaccinato, quali rischi corre, invece?

Tra tutte le malattie prevenibili con la vaccinazione la meno pericolosa è la varicella, che comunque porta alla mortalità di 2,6 bambini su 100mila. Per questo si può dire, in maniera sommaria, che la vaccinazione contro la varicella sia 100 volte meno importante di quella MPR (morbillo, parotite, rosolia) o di quella contro la pertosse o il meningococco. Pensate che ad oggi si registrano fino a 100 decessi ogni 100mila bambini ammalati di morbillo (la prima complicanza è l’encefalite), 10 decessi ogni 10omila ammalati di rosolia,  fino a 300 morti ogni 100mila ammalati di pertosse (da molti superficialmente considerata innocua), 30 morti ogni 100mila per parotite. Insomma, gli effetti collaterali delle vaccinazioni sono molto più lievi e meno incisivi dei tassi di mortalità delle malattie da cui devono proteggere.

Per quanto riguarda i soggetti adulti non vaccinati, in pochi sanno che ancora oggi l’innocua varicella (innocua perchè in molti dicono “io l’ho avuta e sto benissimo) uccide 25 volte in più rispetto a quanto accade nel bambino (quindi circa 100 volte ogni 100mila), perchè aumentano complicanze (vedi l’encefalite) ed esigenza di ricovero.

Domanda 7 – Tutti i bambini e i soggetti adulti vanno quindi vaccinati?

In linea di massima sì, ma ecco le eccezioni:

– Persone con allergia grave a precedenti dosi di questi vaccini o a suoi costituenti (in genere, gelatina e neomicina).
– Donne in gravidanza o che la stanno pianificando.
– Individui con gravi alterazioni del sistema immunitario dovuto a malattie (es. agammaglubulinemia, ecc.) o che stanno effettuando particolari terapie. Fanno eccezione le persone affette da HIV, che possono essere vaccinate se non presentano i sintomi gravi dell’AIDS.
– Persone che hanno ricevuto da poco prodotti contenenti anticorpi (es. trasfusioni di sangue, immunoglobuline).
– Persone che assumono steroidi ad alte dosi (vedi cortisone).

PER ARTICOLI COMPLETI E APPROFONDIMENTI CONSULTATE:

http://www.levaccinazioni.it/demo/informagente/Vaccinazioni/?p=morbillo.htm

http://www.epicentro.iss.it/focus/varicella/varicella_gallo.asp

http://www.wired.it/scienza/medicina/2014/05/29/come-rispondere-oppositori-vaccini/?utm_source=facebook.com&utm_medium=marketing&utm_campaign=wired

http://www.vaccinarsi.org/

http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_5.jsp?area=Malattie%20infettive&menu=vaccinazioni

http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_opuscoliposter_133_allegato.pdf


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