Vademecum: la comunicazione dalla nascita ai 3 mesi

Da Jessi

Due amiche hanno appena avuto rispettivamente un bambino e una bambina e pensando a loro ho pensato di creare un piccolo riepilogo che spero possa servire come traccia, come Vademecum, per i neogenitori alle prese con i loro bambini dalla nascita ai tre mesi. Sono gli appunti che ho preso vivendo i primi mesi con Bibì, che ormai sta per compiere un anno.

  1. I bambini nascono socialmente attivi: riconoscono e preferiscono i volti umani più di qualsiasi altre immagini. Per questo ci cercano, per questo il dialogo ravvicinato li calma, li interessa, li attrae e coinvolge (I bambini nascono ‘socialmente attivi’). La distanza ideale? quella dell’allattamento (A me gli occhi!).
  2. Quella di cercare e riconoscere i volti umani non è l’unica competenza che i neonati hanno già alla nascita: riconoscono e preferiscono anche i suoni delle lingue che hanno ascoltato dal pancione. E le voci che sentivano, in particolare quella della mamma (Voce di (lingua)madre).
  3. E il papà? non lo diciamo mai abbastanza: i papà sono importanti importantissimi, fin dalla nascita o anche prima (Il ruolo dei papà nell’apprendimento della lingua madre).
  4. Non c’è nessuna fretta per imparare le lingue… anzi sì! (Periodo critico: ovvero il ruolo dell’età nell’apprendimento delle lingue).
  5. I bambini sono già cittadini del mondo (I bambini nascono cittadini del mondo: linguaggio e sviluppo cerebrale).
  6. Non servono grammatiche o dizionari, il metodo è semplicissimo: “Imparo se mi parli”. Le fonti di apprendimento del linguaggio per i bambini.
  7. E per far quadrare il cerchio: i bambini stanno al centro! (Aiutare lo sviluppo linguistico: lo stile di interazione che mette al centro i bambini)
  8. Ci sono aspettative tanto diverse se si tratta di una bambina o di un bambino? dipende moltissimo da voi, dal peso che date alle differenze di genere o alle caratteristiche individuali, anche se, differenze legate al sesso esistono (Differenze di genere e linguaggio).
  9. Lo ripetono tutti: ogni bambino ha i suoi tempi! E’ vero però….  (Ogni bimbo ha i suoi tempi e i suoi modi).
  10. Il pianto: i neogenitori più del bambino possono trovarsi immersi in una lingua inizialmente straniera… Chiedersi perchè piange diventa un mantra. Gli esperti danno un consiglio pratico pratico, che a noi è servito molto: procedete per esclusione! (Perchè piange? si può procedere per esclusione). E, se serve, si può prendere addirittura un manuale tutto sull’argomento (Quando i neonati piangono…).
  11. I bambini però non piangono e basta! Imparano da subito a fare un sacco di suoni. Prima arrivano per caso, un colpo di tosse, una risata, poi imparano a farne compagni di gioco sempre a portata di mano… mmmh di bocca (I primi suoni).
  12. Ma come comunicare con i neonati? ci sono tanti modi! tra adulti e neonati si crea una specie di danza, di movimenti sincronizzati, fino al sorriso e poi alla parola, che sono alla base della conversazione vera e propria (Comunicare senza parlare: protoconversazioni).
  13. E quando la pazienza rischia di scappare, è importante contare fino a 10 (Sostenere lo sviluppo linguistico: i contenuti affettivi nelle situazioni difficili)
  14. Il linguaggio del corpo è molto importante: gesticolare aiuta (Il linguaggio del corpo).
  15. E se potete farvi un regalo che sviluppa l’attaccamento tra genitori e bambini e dà tanto nutrimento al cervello dei bambini, regalatevi un corso di nuoto neonatale e un corso di massaggio (Comunicare prima di parlare: il contatto fisico con i neonati).
  16. Possiamo già aiutarli nello sviluppo del linguaggio? certo! La ricerca più recente ci dice che già a 6 mesi i bambini conoscono un buon numero di parole, quindi non è mai troppo presto per porre attenzione a questo aspetto (Bebè in ascolto: come favorire lo sviluppo comunicativo e linguistico nei bambini da 0 a 3 anni).
  17. Quando leggere i primi libri? e come? qualche consiglio lo trovate in questo post e se ne avete altri… li aspettiamo! (I love leggere con il baby: come leggere i libri ai bambini nei primi mesi di vita).
  18. E da quale libro partire? In molti e suggeriscono uno speciale, pensato proprio per le competenze visive e relazionali del bambino piccolo che… quasi quasi se lo può leggere da solo! e di cosa parla? Di sorriso, di pianto… di tutti noi (Il primo libro sulle emozioni: per neonati).
  19. E se sono gemelli? serve qualche attenzione in più (Figli gemelli: quali rischi e quali buone pratiche per lo sviluppo del linguaggio?).
  20. E la musica? la musica secondo alcune teorie si apprende com la lingua madre, in modo naturale, vivendola quotidinamente, fin dalla nascita, o anche prima! (A scuola di musica: intonati si cresce).

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