Magazine Cultura
I Kaiser Chiefs al loro quarto album puntano in alto e giocano a fare i Radiohead della situazione. Dopo tre dischetti di pop carino, a tratti ottimo, di marca molto brit-pop e molto Blur dei primi tempi e una manciata di singoli irresistibili come “I predict a riot”, “Everyday I love you less and less” e “Ruby” (incredibilmente NON dedicata a “quella” Ruby), questa volta hanno provato a fare qualcosa di differente.20 canzoni, 10 nel loro stile brit-pop classico, 10 più sperimentali ed elettroniche. Sul loro sito potete scegliere i vostri 10 pezzi preferiti del lotto, disegnare la cover che desiderate e realizzare una vostra versione personalizzata dell’album, a sua volta rivendibile sullo stesso sito. Un’idea originale, sebbene non geniale a livelli radioheadiani, e che potrebbe rappresentare uno dei possibili sbocchi per la vendita di musica presente/futura.
Detto della strategia di marketing, com’è la musica? La prima parte della scaletta procede in sonorità vicine a quelle della band del passato, ma senza sussulti particolari o canzoni irresistibili. Insomma, più che altro una raccolta di b-sides…Il meglio arriva finalmente con la seconda parte, in cui i Kaiser Chiefs suonano freschi (quasi) come una band nuova, già a partire dal primo singolo “Little Shocks” e quindi con la tirata “Long way from celebrating”, la voce filtrata di “Man on Mars” tra atmosfere da splendida ballad electro-pop, l’irresistible “My place is here”, “Things change” che fa molto Bowie anni ’80 stile “Let’s dance” e una “When all is quiet” con un piano malinconico e un intreccio vocale alla Beach Boys. Insomma, l’album vero e proprio è tutto nel lato B, quanto al progetto nel suo complesso mi sembra che i Kaiser abbiano voluto volare troppo in alto rischiando di fare (almeno a livello commerciale) la fine di Icaro. Un ritorno al Medioevo per guardare al futuro? Ma anche no…(voto 6+)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
“Mosca nei sottoboschi”, la testimonianza di A. Carayon
"Mosca nei sottoboschi", la testimonianza di A. Carayon Moscou dans les sous bois, Mosca nei sottoboschi che... Premio Campiello: i finalisti del 2015 Si è... Leggere il seguito
Da Annalina55
CULTURA, LIBRI -
Il libro della vita (2014)
Non sarà facile tornare alla routine quotidiana dopo quattro giorni di ozio toscano ma ci proverò, cominciando con un post sul delizioso Il libro della vita (Th... Leggere il seguito
Da Babol81
CINEMA, CULTURA -
“La sera” vista da Rilke e Cardarelli
Premio Campiello: i finalisti del 2015 Si è svolto questo fine settimana la 53 esima... Dio e mistero nell'universo di Chesterton Gilbert Keith Chesterton,... Leggere il seguito
Da Annalina55
CULTURA, LIBRI -
Radio Feccia #16
Testi di Charles e Ciccio Russo Il Turillone nazionale ci offre un’altra anticipazione dal nuovo album Che si chiamerà Prometheus, Symphonia Ignis Divinus... Leggere il seguito
Da Cicciorusso
CULTURA, MUSICA -
Fantasy: il tempo immobile del regno dei Faerie
Premio Campiello: i finalisti del 2015 Si è svolto questo fine settimana la 53 esima... Dio e mistero nell'universo di Chesterton Gilbert Keith Chesterton,... Leggere il seguito
Da Annalina55
CULTURA, LIBRI -
Premio Campiello: i finalisti del 2015
Premio Campiello: i finalisti del 2015 Si è svolto questo fine settimana la 53 esima... Dio e mistero nell'universo di Chesterton Gilbert Keith Chesterton,... Leggere il seguito
Da Annalina55
CULTURA, LIBRI