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Ma il suo aspetto fisico geografico é simile ad un grande albero, il cui tronco é costituito dal solco centrale segnato dall'alveo della Dora che, dalle masse glaciali del Monte Bianco, si apre la via verso la pianura. Al solco centrale convergono da entrambi i versanti, come giganteschi rami, 13 valli laterali, mentre altri 5 valloni, nascosti alla vista dagli alti gradoni morenici, si immettono indirettamente nella valle principale.
Le valli laterali si frazionano ulteriormente protendendo numerosi valloncelli sin nelle pieghe più riposte del corrugamento montuoso modellando angoli di incantevole bellezza paesaggistica.
Lunga non più di 100 km e larga poco meno di 65, con una superficie totale di 3230 kmq, la Valle di Aosta é la più piccola e montuosa regione italiana.
Grazie alla sua posizione nel continente centro europeo e il suo favorevole orientamento rispetto ai quattro punti cardinali, essa gode di una situazione climatologica generale privilegiata, con notevole irraggiamento solare che ha contribuito alla costituzione di una coltre vegetale assai varia e ricca. La notevole difformità di altimetria, che caratterizza le varie zone della valle, ha causato la formazione di ambienti con diversi microclima. Così nel settore centrale della valle principale si ha un ambiente e una vegetazione di tipo mediterraneo; nelle basse valli laterali, invece, il clima e la vegetazione sono di tipo collinare; nelle alte valli si registra la prevalenza del clima alpino, con estese foreste di conifere e ampi pascoli; nelle zone di alta montagna, infine, domina il clima nordico con temperature medie assai basse, favorevoli al permanere delle masse glaciali e dei nevai. Per le sue ottime condizioni ambientali la Valle di Aosta fu abitata già in epoche molto antiche. Storicamente la presenza organizzata dell'uomo coincide con la comparsa, verso il 1500 a.e, di tribù celtiche che unendosi successivamente ai liguri formarono il popolo dei Salassi le cui tracce inequivocabili sono ancora presenti in tutta la valle d'Aosta e in molti termini del caratteristico 'patois' parlato da tutti i valligiani.
I Salassi erano un popolo pacifico dedito alla pastorizia, alla pesca e alla estrazione dei minerali, oro in particolare, che esportavano nei paesi d'oltrealpe. Il loro dominio non si limitava alla sola valle di Aosta ma, pare, si estendesse sino alla pianura di Ivrea.
La capitale dei Salassi era Cordelia localizzata nei pressi di Aosta. I Romani nel 23 a.c. la distrussero completamente e di essa non rimase traccia alcuna.
La dominazione romana, limitata al solco della Dora, introdusse la cultura latina che si espresse nei grandiosi monumenti eretti in Aosta (la romana Augusta Praetoria) e nelle altre innumerevoli opere di ingegneria civile e stradale, che fecero della valle di Aosta una delle regioni più organizzate dell'Impero Romano e la sua capitale, Augusta Praetoria, fu definita la 'Roma delle Alpi'.Dopo la caduta dell'Impero Romano nel 476 d.c, la valle di Aosta subì le dominazioni dei popoli nordici: Goti, Longobardi, Franchi che alternativamente, la occuparono sino al 1032 quando tutto il territorio passò sotto la giurisdizione di Casa Savoia. L'epoca feudale fu, per la valle, densa di avvenimenti e vicende che diedero avvio a quel processo di formazione politica che preparò il riconoscimento all'autonomia nei confronti di Casa Savoia.
II primo documento ufficiale che concedeva al popolo valdostano la facoltà di amministrare i beni e le terre fu la 'Carta delle Franchigie', redatta nel 1191 da Tommaso I°di Savoia. Oltre a questo documento, che rimase in vigore 6 secoli, é pure da ricordarsi il 'Coùtumier', introdotto da Emanuele Filiberto nel 1574 e che costituì la base sulla quale si fondarono i principi del codice civile e penale di Napoleone.SUCCESSIVO >>
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